Lavaze Inverno dalla pista Pala Santa (1) prima dell'Albergo Dolomiti

Sport Hotel Lavaze, Bucaneve e… Dolomiti

Lavaze Inverno dalla pista Pala Santa (1) prima dell'Albergo DolomitiQuesta è la vista del Passo Lavazé dal pendio della Pala Santa (1) quando ancora l’albergo Dolomiti non c’era. Si tratta di una cartolina viaggiata – si può ancora vedere parte del cerchio del timbro accanto al Corno Bianco. Le immagini provengolo dall’archivio di Marco Vanzo (ne parlo qui). Nella prima al Passo c’erano solo gli alberghi Sport Hotel Lavazé e Bucaneve, oltre alla casa cantoniera del’ANAS (sulla destra); nella seconda compare l’albergo Dolomiti.
Non sono ancora (!) in grado di datare con esattezza le due foto, ma ci sto lavorando. In questo momento mi sento solo di dire che siamo dopo il 1960 (per entrambe le foto).

Lavaze von der Zanggenberg-Skipiste (Pala di Santa 1) aus fotografiert. im grossen Foto noch ohne Gasthof Dolomiti.

This picture has been taken from the skiing slope Pala di Santa 1

Passo Lavaze visto dalla pista Pala Santa 1

Lavaze_mini_assegni_1977a

I miniassegni

Lavaze_mini_assegni_1977a

I miniassegni furono un particolare tipo di denaro che circolò in Italia alla fine degli anni settanta in sostituzione degli spiccioli che in quel periodo scarseggiavano e che fino ad allora erano stati sostituiti da caramelle, francobolli e gettoni telefonici.
I primi miniassegni fecero la loro comparsa nel dicembre del 1975 (il 10/12/1975 da parte dell’Istituto Bancario San Paolo) e successivamente vennero emessi da molte banche; avevano il valore nominale di 50, 100, 150, 200, 250, 300 e 350 lire. Furono chiamati così perché erano assegni circolari ma più piccoli di quelli normali.

L’escamotage con cui le banche aggirarono il divieto di emettere moneta (prerogativa esclusiva delle banche centrali) fu quello di emettere dei veri e propri assegni circolari di piccolo taglio intestati ad enti e società; in teoria gli stessi sarebbero dovuti circolare con le varie girate dei soggetti che ne entravano in possesso, ma in pratica venivano scambiati di mano in mano come se fosse vera e propria moneta corrente.
Fu una vera e propria invasione. Ne circolarono oltre 800 tipi diversi per un ammontare stimato in oltre 200 miliardi di lire, e probabilmente fu un affare colossale per le banche dato che moltissimi di questi pezzetti di carta andarono distrutti, anche a causa della pessima qualità della carta, o finiti in mano ai collezionisti o ancora dimenticati in qualche cassetto. (Fonte Wikipedia)

Mini-Schecks vom Lavazejoch: Mitte der ’70er Jahre ging Italien das Kleingeld buchstäblich aus. In Ermangelung der Münzen gaben Kaufleute ihren Kunden Bonbons statt „Zehn-Lire-Stücke“ . Die Banken halfen dem Mangel ab, indem sie „Mini-Schecks“ druckten , die auf 50 bis 350 Lire lauteten . Erst Ende der siebziger Jahre warf die staatliche „Münz-Anstalt“ genug Kleingeld auf den Markt.

Mini-cheques of Passo Lavazè. In the mid seventies the Italian government run out of coins. Banks invented the mini-cheques.


Alberghi Lavaze e Bucaneve

Sport Hotel Lavazè

Alberghi Lavaze e Bucaneve

Rispetto alle precedenti foto (p.es. queste), l’albergo Lavaze qui appare ammodernato: un piano in più e con la parte di edificio rivolta al laghetto con la base in muratura. Sulla facciata in legno – vista lago – la dicitura Sport Hotel Lavazé. Un riferimento interessante sono i due alberi situati di fronte all’albergo sono cresciuti considerevolmente. In primo piano si nota l’Albergo Bucaneve (o Rifugio Bucaneve). L’auto in primo piano dovrebbe essere una Giardinetta,quindi la foto dovrebbe risalire alla fine degli anni ’50 o all’inizio degli anni ’60.

Eines der ersten Bilder des renovierten Sport Hotels Lavaze, welches u.a. um einen Stock erhöht wurde. Das Foto könnte, dem Auto nach zu urteilen, aus den 50er Jahren stammen.

One of the first postcards of the renewed Sport Hotel Lavazè (former Albergo Lavazè)