Che bella cartolina!

Dalla casa in pietra dietro all’Albergo Lavazè, mi sento di affermare che la foto è dei primi anni ’30. Stampato sul retro: 3436 – Ed. Stab. fotogr. Lor. Fränzl – Bolzano. Cambio di prospettiva rispetto ad altre fotografie.

Der See mit dem Albergo Lavazè (später: Sport Hotel Lavazè) und mit dem steinernen Haus welches aus meinenInformationen Anfang der 30er jahre gebaut wurde.

A beautiful postcard of the 1930ies

Tramonto

Una immagine classica del Passo di Lavazè. Il Latemar e Malga Daiano che si specchiano nel laghetto. Sulla destra si riconosce la stazione a valle della sciovia Malga Daiano.

Ein Klassiker: der Latemar und die Malga Daiano spiegeln sich im kleinen See.

The Latemar massive glows during the sunset and reflects itself in the little lake of Lavazè

Cartolina Lavazè del 1929 se non anteriore

Cartolina del ’29

Cartolina Lavazè del 1929 se non anteriore

Ho ricevuto questa fantastica foto da meno di 24 ore come scansione da parte di un appassionato collezionista che pur non privandosi dell’originale, dà il suo contributo al presente blog fotografico. La datazione del retro della cartolina (1929) ci aiuta a capire che la foto è sicuramente antecedente, ma non è dato capire di quanto. Certo è che la strada per il passo Oclini era, nella migliore delle ipotesi, una mulattiera. Si vede l’albergo Lavazè senza ancora la casa in pietra vicina. Con questa foto incomincio a nutrire dei dubbi sulla datazione della foto del primo post (questo), nella quale si intravede il tetto di una casa dietro all’albergo Lavazé. Che la divisa del soldato fosse italiana?
Se la divisa è austriaca, la foto è stata scattata entro il 1919. Considerato il tetto della casa, la foto di questo post deve essere stata scattata prima.
C’è qualcuno in grado di aiutarmi?

Ein sehr schönes Panoramafoto von Lavazé. Gut zu erkennen der Gasthof Lavazè (Albergo Lavazè) und die Daiano Alm (Malga Daiano)

A panoramic view of Passo Lavazè. The card has been posted in 1929.

Albergo Bucaneve (metà anni 60)

In questa cartolina a colori si vede l’albergo Bucaneve da quello che oggigiorno viene considerato il retro. Una volta questo era l’ingresso del ristorante. Da questa immagine parrebbe non essere stata liberata dalla neve la strada che porta al Passo Oclini. Sullo sfondo ben visibile la villetta sul lago e, dietro Malga Daiano. Sullo sfondo: il Latemar.

Postkarte des Albergo Bucaneve. Das Foto könnte aus der zweiten Hälfte der 60er Jahre stammen: bei dem ersten Auto links sollte es sich um einen Fiat 850 Special handeln (gebaut zwischen 1964 und 1971).

Postcard of the Albergo Bucaneve.

Agosto 1974

Una delle fonti principali per le immagini di questo blog fotografico è internet. Ho scovato questa foto nell’archivio di Kiefersfelden – questo il nickname del fotografo – su Flickr.com. Ritrae lo Sport Hotel Lavazè e davanti due automobili. Quella bianca dovrebbe essere una Ford Taunus, lo stesso modello di quella posseduta al tempo del proprietario della casa dietro all’albergo. Pura coincidenza?

Ein grosser Teil der Bilder für diesen Fotoblog stammt aus dem Internet. Hier ein Bild aus dem Jahre 1974 vom Sport Hotel Lavazè.

Part of the pictures used for this blog are taken from the internet. This one was taken in 1974 and shows the Sport Hotel Lavazè

Centro Fondo Lavazè – anni ’80

Il Passo Lavazè è da decenni uno dei paradisi dello sci di fondo nelle Dolomiti. Decine e decine di chilometri di piste che collegano il passo con le malghe vicine e con il Passo Occlini. Da Malga Ora vi è la possibilità di collegamento con le piste della zona di Aldino e Pietralba. Questa foto è dell’epoca in cui si sciava solo nella tecnica classica (passo alternato), o al massimo ci si cimentava con il passo Sitonen.

Seit Jahrzehnten gilt das Lavazejoch als eines der Schneesichersten Langlaufgebiete der Dolomiten. Dieses Bild stammt aus den 80er Jahren. Typisch für diese Zeit: die klassische Loipe.

Lavazè is considered one of the major cross country skiing centres of the Dolomites.

Gita in motocicletta al Passo Lavazè (1960)

Oggi come allora: gita in moto al Passo Lavaze (1960)

Gita in motocicletta al Passo Lavazè (1960)

Questa foto è in rete da diverso tempo e la pubblico su gentile concessione del Motoclub Valfiemme (qui ci sono diverse altre foto storiche delle escursioni dei soci storici del motoclub). Una foto come tante, con la particolarità che è una delle poche in bianco e nero del passo reperibili online. Titolo: Irma al Passo Lavazè 1960. Lo scatto è relativo al parcheggio di fronte al laghetto, fotografato verso la Pala di Santa.

Einse der wenigen Fotos der 60er Jahre im Internet. Es stammt vom Motoclub Valfiemme. Die Motorradfahrerin parkt auf dem Parkplatz vor dem See. Im Hintergrund ist der Zanggenberg zu sehen.

One of the few Pictures of the 60s. A motorbiker parking in front of the little lake.

Lavazé cartolina Sport Hotel (acquerello)

Promozione turistica

Lavazé cartolina Sport Hotel (acquerello)

Questa è una cartolina acquistata diversi anni fa allo Sport Hotel Lavazé. Si tratta di una riproduzione di un acquerello: una immagine pubblicitaria per promuovere l’albergo Lavazé (poi Sport Hotel Lavazé). Sullo sfondo ben riconoscibile il Corno Bianco. Erano gli anni (’30 direi – a giudicare dalle auto) in cui le Dolomiti venivano promosse oltremodo – ho in mente i vari manifesti di Lenhart – dall’ENIT (l’Ente Nazionale per il Turismo). Come per le foto dei post precedenti non ho informazioni su editore, né riesco a decifrare la firma dell’artista (sono grato per ogni informazione).

Postkarte eines Aquarells  welches zur Bewerbung des Hotels Lavaze verwendet wurde

A watercolour picture taken as a postcard theme for the Hotel Lavaze

Lavaze_mini_assegni_1977a

I miniassegni

Lavaze_mini_assegni_1977a

I miniassegni furono un particolare tipo di denaro che circolò in Italia alla fine degli anni settanta in sostituzione degli spiccioli che in quel periodo scarseggiavano e che fino ad allora erano stati sostituiti da caramelle, francobolli e gettoni telefonici.
I primi miniassegni fecero la loro comparsa nel dicembre del 1975 (il 10/12/1975 da parte dell’Istituto Bancario San Paolo) e successivamente vennero emessi da molte banche; avevano il valore nominale di 50, 100, 150, 200, 250, 300 e 350 lire. Furono chiamati così perché erano assegni circolari ma più piccoli di quelli normali.

L’escamotage con cui le banche aggirarono il divieto di emettere moneta (prerogativa esclusiva delle banche centrali) fu quello di emettere dei veri e propri assegni circolari di piccolo taglio intestati ad enti e società; in teoria gli stessi sarebbero dovuti circolare con le varie girate dei soggetti che ne entravano in possesso, ma in pratica venivano scambiati di mano in mano come se fosse vera e propria moneta corrente.
Fu una vera e propria invasione. Ne circolarono oltre 800 tipi diversi per un ammontare stimato in oltre 200 miliardi di lire, e probabilmente fu un affare colossale per le banche dato che moltissimi di questi pezzetti di carta andarono distrutti, anche a causa della pessima qualità della carta, o finiti in mano ai collezionisti o ancora dimenticati in qualche cassetto. (Fonte Wikipedia)

Mini-Schecks vom Lavazejoch: Mitte der ’70er Jahre ging Italien das Kleingeld buchstäblich aus. In Ermangelung der Münzen gaben Kaufleute ihren Kunden Bonbons statt „Zehn-Lire-Stücke“ . Die Banken halfen dem Mangel ab, indem sie „Mini-Schecks“ druckten , die auf 50 bis 350 Lire lauteten . Erst Ende der siebziger Jahre warf die staatliche „Münz-Anstalt“ genug Kleingeld auf den Markt.

Mini-cheques of Passo Lavazè. In the mid seventies the Italian government run out of coins. Banks invented the mini-cheques.


Prima della Grande Guerra


Questa foto deve essere stata scattata nello stesso periodo – se non lo stesso giorno – di quella del mio primo post. Datazione indicativa 1915. Sullo sfondo Malga Daiano.

Dieses Bild stammt mit Sicherheit aus der Zeit vor 1919

According from the soldiers’ uniforms (austrian), this picture is from the time before 1919 (in which the region passed to Italy after World War I