Albergo Lavazé

Armonia in cartolina

Albergo Lavazé

Considero questa foto in assoluto una delle più riuscite tra le molte utilizzate per le cartoline storiche. Il periodo della foto potrebbe essere quello della cartolina con l’acquarello dell’albergo Lavazé (questa), quindi indicativamente negli anni trenta (edificio simile, fontana verso il lago…). Certo l’atmosfera è del tutto differente rispetto alla cartolina promozionale. Qui non vi è nulla che possa far pensare ad una vacanza in un posto di mondo, anzi… richiama sensazioni di pace e di armonia che si possono trovare solo di fronte a determinati panorami. Non sono a conoscenza dell’editore della presente cartolina.

Bei deisem Foto liebe ich die Atmosphäre, das es ausstrahlt. Es gibt mir ein Gefühl der Ruhe…

Great atmosphere!

Lavazé cartolina Sport Hotel (acquerello)

Promozione turistica

Lavazé cartolina Sport Hotel (acquerello)

Questa è una cartolina acquistata diversi anni fa allo Sport Hotel Lavazé. Si tratta di una riproduzione di un acquerello: una immagine pubblicitaria per promuovere l’albergo Lavazé (poi Sport Hotel Lavazé). Sullo sfondo ben riconoscibile il Corno Bianco. Erano gli anni (’30 direi – a giudicare dalle auto) in cui le Dolomiti venivano promosse oltremodo – ho in mente i vari manifesti di Lenhart – dall’ENIT (l’Ente Nazionale per il Turismo). Come per le foto dei post precedenti non ho informazioni su editore, né riesco a decifrare la firma dell’artista (sono grato per ogni informazione).

Postkarte eines Aquarells  welches zur Bewerbung des Hotels Lavaze verwendet wurde

A watercolour picture taken as a postcard theme for the Hotel Lavaze

Lavaze_mini_assegni_1977a

I miniassegni

Lavaze_mini_assegni_1977a

I miniassegni furono un particolare tipo di denaro che circolò in Italia alla fine degli anni settanta in sostituzione degli spiccioli che in quel periodo scarseggiavano e che fino ad allora erano stati sostituiti da caramelle, francobolli e gettoni telefonici.
I primi miniassegni fecero la loro comparsa nel dicembre del 1975 (il 10/12/1975 da parte dell’Istituto Bancario San Paolo) e successivamente vennero emessi da molte banche; avevano il valore nominale di 50, 100, 150, 200, 250, 300 e 350 lire. Furono chiamati così perché erano assegni circolari ma più piccoli di quelli normali.

L’escamotage con cui le banche aggirarono il divieto di emettere moneta (prerogativa esclusiva delle banche centrali) fu quello di emettere dei veri e propri assegni circolari di piccolo taglio intestati ad enti e società; in teoria gli stessi sarebbero dovuti circolare con le varie girate dei soggetti che ne entravano in possesso, ma in pratica venivano scambiati di mano in mano come se fosse vera e propria moneta corrente.
Fu una vera e propria invasione. Ne circolarono oltre 800 tipi diversi per un ammontare stimato in oltre 200 miliardi di lire, e probabilmente fu un affare colossale per le banche dato che moltissimi di questi pezzetti di carta andarono distrutti, anche a causa della pessima qualità della carta, o finiti in mano ai collezionisti o ancora dimenticati in qualche cassetto. (Fonte Wikipedia)

Mini-Schecks vom Lavazejoch: Mitte der ’70er Jahre ging Italien das Kleingeld buchstäblich aus. In Ermangelung der Münzen gaben Kaufleute ihren Kunden Bonbons statt „Zehn-Lire-Stücke“ . Die Banken halfen dem Mangel ab, indem sie „Mini-Schecks“ druckten , die auf 50 bis 350 Lire lauteten . Erst Ende der siebziger Jahre warf die staatliche „Münz-Anstalt“ genug Kleingeld auf den Markt.

Mini-cheques of Passo Lavazè. In the mid seventies the Italian government run out of coins. Banks invented the mini-cheques.


Alberghi Lavaze e Bucaneve

Sport Hotel Lavazè

Alberghi Lavaze e Bucaneve

Rispetto alle precedenti foto (p.es. queste), l’albergo Lavaze qui appare ammodernato: un piano in più e con la parte di edificio rivolta al laghetto con la base in muratura. Sulla facciata in legno – vista lago – la dicitura Sport Hotel Lavazé. Un riferimento interessante sono i due alberi situati di fronte all’albergo sono cresciuti considerevolmente. In primo piano si nota l’Albergo Bucaneve (o Rifugio Bucaneve). L’auto in primo piano dovrebbe essere una Giardinetta,quindi la foto dovrebbe risalire alla fine degli anni ’50 o all’inizio degli anni ’60.

Eines der ersten Bilder des renovierten Sport Hotels Lavaze, welches u.a. um einen Stock erhöht wurde. Das Foto könnte, dem Auto nach zu urteilen, aus den 50er Jahren stammen.

One of the first postcards of the renewed Sport Hotel Lavazè (former Albergo Lavazè)

Lavazé collage di cartoline degli anni venti

Cartoline anni ’20

Lavazé collage di cartoline degli anni venti

Questa è la foto di due cartoline storiche. E’ stata scattata con una delle prime macchine fotografiche digitali ad una risoluzione bassissima, motivo per cui – per arrivare alla risoluzione per le foto di questo blog (950 pixel) ho affiancato due foto: sono degli anni venti, scattate a breve distanza l’una dall’altra, a giudicare dalle dimensionidei due alberelli di fronte all’ingresso dell’albergo Lavazé (oggi Sport Hotel Lavazé).

Eine Collage zweier Fotos von historischen Postkarten. Motiv: der Gasthof Lavazè (heute Sport Hotel Lavazè)

Two pictures of postcards of the Lavazè Inn (today: Sport Hotel Lavazè)

Cartolina storica

Questa cartolina riprende la situazione trovata in altre cartoline degli anni ’20. La foto potrebbe essere di quegli anni, ma non lo è. E’ sicurmante successiva alla fine degli anni ’40. A quegli anni risale infatti la costruzione dell’albergo/rifugio Bucaneve (sulla sinistra).

Non mi convince l’idea che lo sguardo sia rivolto verso le Valli Aurine, piuttosto da quella parte si guarda verso il gruppo dell’Ortles e verso le montagne elvetiche. Nella foto si vede l’edificio dell’hotel Lavazé (oggi Sport Hotel Lavazé), il primo albergo sorto al passo. Silla sinistra il Bucaneve, che allora era classificato come rifugio. Dietro lo sport Hotel si vede l’edificio che ho sempre chiamato Casa Da Damos, dal nome del suo proprietario dagli anni ’70 in poi…

Eine Ansicht vom Pass mit dem Gasthof Bucaneve (links im Bild) und dem Gasthof Lavazè, vor den Ausbauarbeiten. Rechts davon ist das Da damos-Haus zu erkennen.

A view of the Lavazè Pass with the Bucaneve Inn and the Lavazè Inn

C’era una volta


L’idea di realizzare un sito su Lavazé non è nuova, è da diverso tempo che ci penso. La mia è una passione per i luoghi, ai quali associo moltissimi ricordi, luoghi in cui spesso cerco ancora rifugio. Ritengo che il blog fotografico sia la dimensione giusta, anche perché molto soggettiva. Cercherò tuttavia, ove possibile, di mantenere un taglio obiettivo nelle descrizioni.

Passo Lavazé, 1808 m.s.l.m. ha una sua storia, raccontata a sprazzi dalle foto appese nei vari – pochi – locali del passo.
Questa era stata scoperta da mio padre in un vecchio libro, grazie a lui una riproduzione era stata appesa nello Sport Hotel Lavazè (l’edificio che vedete sullo sfondo nella foto è un suo antenato) durante la gestione Nicodemo. Sia l’ingrandimento dello Sport Hotel che – ahimé – il libro, non si trovano più.
Il soldato (austriaco?) in zattera su di un laghetto insolitamente pieno. Sullo sfondo si riconosce il Corno Bianco con la prima neve. 1915 ca.

Ich denke, dass ist eines der ersten bekannten Fotos vom Lavazé-Joch überhaupt. Es stammt aus der Zeit bevor das Gebiet im Jahre 1919 an Italien überging.

One of the most ancient known pictures of Passo Lavazè…