Malga Costa/Liegalm (2)

Secondo e, spero, non ultimo post dedicato a Malga Costa (questo il primo), che considero un po’ la sorella povera di Malga Ora, l’altra escursione classica di chi viene al Passo Lavazè. Malga Ora è ormai una realtà importante, che si raggiunge in auto in tutte le stagioni. Diversa Malga Costa. La prima caratteristica è che vi si arriva solo a piedi, da Passo Lavazè lungo il percorso di ritorno dell’anello della pista da sci di fondo, oppure da sotto, passando davanti all’impianto di depurazione biologica di Lavazè, e poi, dopo il bivio per Malga Ora (qui ho trovato un link che illustra il sentiero che collega le malghe Ora e Costa), costeggiando il Rio della Pala (Zanggenbach) in direzione Sägemühle, fino ad intersecare una ripido sentiero in salita con fondo in lastre di cemento verso la Malga Costa (tenere sempre la destra).
Tra le due malghe, Malga Costa è senz’altro quella più – mi si passi il termine – romantica, o almeno lo è stata per molti anni (almeno dalla metà degli anni 70 per 30 anni). Il vecchio maso – quello raffigurato in queste foto – aveva cucina e Stube minuscole ed un menù ridotto all’osso, specialmente in inverno. I fondisti che vi facevano tappa potevano scegliere tra qualche bevanda calda, un paio di würstel e forse, con molta fortuna, un piatto di gulasch. Ma nelle calde giornate estive diveniva un paradiso. L’offerta gastronomica era senz’altro più ampia – si potevano tra le altre cose anche ordinare delle trote che venivano pescate dal laghetto antiincendio o dall’abbeveratoio in pietra, anche se chi gestiva la malga non è mai stato troppo organizzato. Le cose sono cambiate di recente, con l’abbattimento del vecchio maso e la costruzione di un locale nuovo, ormai alla seconda gestione, sicuramente più moderna in tutto. Della malga storica è rimasta la stalla e la caratteristica pista per birilli.

Fotos der Liegalm, wie sie in den 80er Jahren ausgeschaut hat.

Two pictures of the 80ies of Malga Costa /Liegalm

Lavaze_mini_assegni_1977a

I miniassegni

Lavaze_mini_assegni_1977a

I miniassegni furono un particolare tipo di denaro che circolò in Italia alla fine degli anni settanta in sostituzione degli spiccioli che in quel periodo scarseggiavano e che fino ad allora erano stati sostituiti da caramelle, francobolli e gettoni telefonici.
I primi miniassegni fecero la loro comparsa nel dicembre del 1975 (il 10/12/1975 da parte dell’Istituto Bancario San Paolo) e successivamente vennero emessi da molte banche; avevano il valore nominale di 50, 100, 150, 200, 250, 300 e 350 lire. Furono chiamati così perché erano assegni circolari ma più piccoli di quelli normali.

L’escamotage con cui le banche aggirarono il divieto di emettere moneta (prerogativa esclusiva delle banche centrali) fu quello di emettere dei veri e propri assegni circolari di piccolo taglio intestati ad enti e società; in teoria gli stessi sarebbero dovuti circolare con le varie girate dei soggetti che ne entravano in possesso, ma in pratica venivano scambiati di mano in mano come se fosse vera e propria moneta corrente.
Fu una vera e propria invasione. Ne circolarono oltre 800 tipi diversi per un ammontare stimato in oltre 200 miliardi di lire, e probabilmente fu un affare colossale per le banche dato che moltissimi di questi pezzetti di carta andarono distrutti, anche a causa della pessima qualità della carta, o finiti in mano ai collezionisti o ancora dimenticati in qualche cassetto. (Fonte Wikipedia)

Mini-Schecks vom Lavazejoch: Mitte der ’70er Jahre ging Italien das Kleingeld buchstäblich aus. In Ermangelung der Münzen gaben Kaufleute ihren Kunden Bonbons statt „Zehn-Lire-Stücke“ . Die Banken halfen dem Mangel ab, indem sie „Mini-Schecks“ druckten , die auf 50 bis 350 Lire lauteten . Erst Ende der siebziger Jahre warf die staatliche „Münz-Anstalt“ genug Kleingeld auf den Markt.

Mini-cheques of Passo Lavazè. In the mid seventies the Italian government run out of coins. Banks invented the mini-cheques.


Malga Costa

Malga Costa è da diversi anni una delle escursioni classiche che si fanno da Passo Lavazé. Alla malga si arriva solo a piedi. Per anni è stata molto frequentata soprattutto da famiglie con bambini, non ultimo per via della pista da birilli montata accanto al vecchio edificio (ma non solo). La pista oggi c’è ancora e pure nella sua vecchia posizione. Non c’è invece più l’edificio storico. Ve ne è uno di recente costruzione sorto dove su questa foto ancora c’è il prato. In compenso è sopravvissuta la stalla…

Die Liegalm, im Gemeindegebiet Deutscnofen, ist seit Jahren ein beliebtes Ausflugsziel. Aufgrund des leichten Weges ist sie vor allem von Familien mit Kindern besucht. In diesem Foto ist noch das alte Gebäude zu erkennen. Dieses wurde vor einigen Jahren abgerissen und durch ein moderneres ersetzt.

A picture of the seventies of Malga Costa (aka Malga Campo, or Lieg Alm – the latter is the german name)

Prima della Grande Guerra


Questa foto deve essere stata scattata nello stesso periodo – se non lo stesso giorno – di quella del mio primo post. Datazione indicativa 1915. Sullo sfondo Malga Daiano.

Dieses Bild stammt mit Sicherheit aus der Zeit vor 1919

According from the soldiers’ uniforms (austrian), this picture is from the time before 1919 (in which the region passed to Italy after World War I

C’era una volta


L’idea di realizzare un sito su Lavazé non è nuova, è da diverso tempo che ci penso. La mia è una passione per i luoghi, ai quali associo moltissimi ricordi, luoghi in cui spesso cerco ancora rifugio. Ritengo che il blog fotografico sia la dimensione giusta, anche perché molto soggettiva. Cercherò tuttavia, ove possibile, di mantenere un taglio obiettivo nelle descrizioni.

Passo Lavazé, 1808 m.s.l.m. ha una sua storia, raccontata a sprazzi dalle foto appese nei vari – pochi – locali del passo.
Questa era stata scoperta da mio padre in un vecchio libro, grazie a lui una riproduzione era stata appesa nello Sport Hotel Lavazè (l’edificio che vedete sullo sfondo nella foto è un suo antenato) durante la gestione Nicodemo. Sia l’ingrandimento dello Sport Hotel che – ahimé – il libro, non si trovano più.
Il soldato (austriaco?) in zattera su di un laghetto insolitamente pieno. Sullo sfondo si riconosce il Corno Bianco con la prima neve. 1915 ca.

Ich denke, dass ist eines der ersten bekannten Fotos vom Lavazé-Joch überhaupt. Es stammt aus der Zeit bevor das Gebiet im Jahre 1919 an Italien überging.

One of the most ancient known pictures of Passo Lavazè…