> Collaborazioni > il Mattino > 1999 Vitaminic Ogni musicista prima o poi arriva al punto in cui si chiede
come veicolare al meglio la propria musica. Di solito, fatti due conti,
dopo aver verificato le proprie risorse finanziarie ed essersi informati
su possibili contributi pubblici, si prenota uno studio di registrazione
con l’obiettivo di approntare un proprio demo. Molti arrivano a
stampare un vero e proprio cd, magari solo 500 copie, senza poi riuscire
a piazzarlo. Difficile dire se il cd riuscirà ad imporsi come supporto
per il futuro. Sembrerebbe di si, dati i costi contenuti, le continue
migliorie in campo tecnico e lo sviduppo della tecnologia DVD. Ma tentare
di divulgare la propria musica su cd, può non essere la soluzione
migliore, specie per chi è agli inizi. Da anni si parla di tecnologia
MP3, da mesi con molta insistenza, data la messa in vendita di minuscoli
riproduttori di musica in formato MP3. Perchè quindi non utilizzare
internet per divulgare la propria musica? In molti ci hanno pensato, rinunciandoci
non sapendo come approfondire il discorso. Tra le aziende che si sono
rese conto per prime che c’era bisogno di un anello di congiunzione
tra la domanda (persone con voglia di entrare in contatto con della buona
musica - possibilmente a costo zero) e l’offerta (composta da migliaia
di musicisti con l’intenzione di mettere in circolazione le proprie
produzioni) troviamo “vitaminic”. Cliccando sull’indirizzo
Http://www.vitaminic.it molti musicisti e non, troveranno le risposte
paratiche ai loro quesiti: che cos’è MP3, che cos’è
il diritto d’autore, come tutelarsi, come promuoversi attraverso
internet. La particolarità di questo sito è quella di esporre
in modo chiaro come sia possibile promuoversi attraverso la rete. Obiettivo
ultimo dell’azienda proprietaria del sito -sponsor ufficiale di
manifestazioni come In the City(UK) e Rock Targato Italia- resta quella
di guadagnare sulle vendite della musica degli artisti che sottoscriveranno
un contratto con essa. I gruppi possono decidere a che prezzo vendere
i propri brani senza però “scendere sotto dei prezzi minimi
che consentono a vitaminic di recuperare i costi”. Il ricavato verrà
diviso equamente (50%) tra vitaminic e artista, che eviterà alti
costi di produzione ed non dovrà stipulare contratti in esclusiva.
(tam) |