> Collaborazioni > il Mattino > 1999 (P)itch, recensione concerto allo Zoom di Ora A dir poco coraggiosa la scelta della discoteca Zoom di
Ora: proporre ogni settimana un gruppo della scena rock nazionale. Dopo
il concerto dei Senzabenza il 2 dicembre, mercoledì scorso si sono
esibiti i (P)itch, una delle più promettenti realtà del
panorama musicale italiano. Il gruppo ha concluso ad Ora la propria tourné
italiana. 50 concerti in giro per la penisola, comprese le due esibizioni
al Beach Bum Festival di Jesolo ed al Neapolis Rock Festival. “E’
da tre anni che partecipiamo ai festival –ci racconta la bassista
e cantante Alessandra Gismondi- è una grande emozione, oltre che
una opportunità unica di proporsi al grande pubblico. Quando dopo
i concerti esci e cominci a girare tra il pubblico e vedi che la gente
viene a congratularsi, è una sensazione bellissima”. Ma mercoledì
il pubblico non era quello delle grandi occasioni. “Non abbiamo
difficoltà a suonare in piccoli club. E’ chiaro che se c’è
più gente e questa comincia a ballare, c’è un altro
tipo di coinvolgimento. Ma questa sera mi sono divertita moltissimo”.
Il concerto, iniziato con la hit “Prova a dominare i miei respiri”
è poi proseguito con autentiche perle, tra cui “Saturno Hit
Parade” (l’ultimo singolo), “Saliva” e “Bambina
Atomica”, tutti brani a cavallo tra il pop ed il punk. Chitarra,
basso e batteria gli strumenti dominanti. La tastiera con sonorità
anni sessanta è emersa solo a tratti. “Abbiamo aggiunto Stefania,
la tastierista a tourné ultimata e quindi l’affiatamento
deve ancora prendere la giusta dimensione.” Buoni gli spunti proposti
, bellissima “Neil Young”. Il gruppo nei prossimi mesi entrerà
in studio per lavorare al prossimo album, per il quale sono già
pronti 10 pezzi. |