> Collaborazioni > il Mattino > 1999

Dopo 30 anni tornano i Dedy Cemm

I Dedy Cemm, storica formazione bolzanina degli anni sessanta, dopo qualche mese di prove sono tornati a calcare i palchi cittadini. Il concerto del grande ritorno, tenutosi presso la Nuova Fiera di Bolzano il 28 maggio scorso, non è stato che il primo concerto della serie. Per comprendere l’evoluzione dewl gruppo dobbiamo tornare indietro al 1963, quando Guido “Chris” Perini (basso), Enrico Zottola (organo, chitarra, voce), Marco Merzi (chitarra, voce) e Marco Gurrisi (batteria) decisero di dar vita al gruppo Dedy Cemm. In quel periodo il ruolo dei gruppi era soprattutto quello di far ballare la gente. Al contrario di molte formazioni dell’epoca, i Dedy Cemm nei sei anni di vita del gruppo -a parte due canzoni- evitavano di suonare cover dei Beatles, preferendo versioni riarrangiate di Jimi Hendrix, Rolling Stones, Steve Winwood, Otis Redding e di artisti italiani come Equipe 84 e Nomadi. Naturalmente il gruppo aveva in repertorio anche brani di propria composizione: la canzone “Gli angeli ci quardano” è stata pubblicata su 45 giri dalla Jaguar, l’etichetta di Ricky Gianco. Il disco -sul lato b compariva il brano “Rimpiangerò se te ne vai”- ha avuto una tiratura di 20.000 copie. “Pensa che in quel periodo Radio Capodistria (una delle maggiori radio di quel periodo, ndr) teneva per un mese come propria sigla un brano di successo dell’epoca” ci confida Guido Perini, “e per un mese la sigla era proprio Gli angeli ci guardano”. Poco prima della pubblicazione del 45 giri, i Dedy Cemm avevano conosciuto Moschino, già manager di Patty Pravo e dei Ricchi e Poveri. Ben presto la formazione bolzanina si trovò di fronte ad un bivio: partecipare al Cantagiro (una sorta di Festivalbar) del 1967 oppure andare a suonare negli Stati Uniti. “Accettammo la seconda soluzione”, si ricorda Guido Perini. “Era il periodo del rhythm’n’blues, ed era impensabile andare a suonare in America senza uno strumentista a fiato nell’organico; fu così che per i nove mesi successivi eravamo in cinque. Suonavamo tutte le sere su una nave che faceva la spola tra New York e Porto Hamilton (Isole Bermuda)”. Oggi, a 30 anni dallo scioglimento (1969), il gruppo si ripresenta al pubblico bolzanino con una formazione di poco rimaneggiata. (tam)