> Collaborazioni > il Mattino > 1999 Marasma Difficile
pronosticare se i Marasma, uno dei più promettenti gruppi locali,
riuscirà a farsi un nome anche fuori regione, ma questi cinque
ragazzi hanno le carte in regola per mirare in alto. Dal vivo riescono
a convincere per il loro suono ben amalgamato, nonostante la complessità
delle proprie composizioni. “Abbiamo cominciato a suonare con l’idea
di fare una musica che si avvicinasse a quella dei Rage Against the Machine:
aggressiva ma allo stesso tempo dinamica” avevano dichiarato in
una intervista al nostro giornale tre mesi fa. Fanno parte di quella schiera
di gruppi che ama intendere il rock come una musica aperte a molteplici
influenze. Non li si può nemmeno etichettare come “crossover”,
visto che anche questo termine oggigiorno viene associato a sonorità
ben precise. In autunno i Marasma avevano suonato nel corso della mini
tourné per promuovere “Rampe ‘98”. Successivamente
si erano qualificati per le fasi finali regionali del “Rock Targato
Italia”. Chi ha avuto modo di vedere i Marasma dal vivo, comprende
cosa voglia dire “mettersi in discussione”. Gli strumentisti
(Fabio Sforza alla batteria, Valerio Silvestri e Marco Moioli alle chitarre,
Valerio Benedetto) si mettono a disposizione del loro cantante, Matteo
Meloni, personaggio che grazie alla sua personalissima performance riesce
a catalizzare su di sè tutta l’attenzione: dopo una prima
fase di raggiungimento della concentrazione, Matteo “esplode”,
sembra quasi che si lasci andare. La sua interpretazione è fuori
dagli schemi, ma allo stesso tempo è affascinante. I Marasma dal
vivo riescono a creare la tensione giusta per presentare i loro testi
cupi. Il gruppo partecipa alla compilation pro Nicaragua (di imminente
pubblicazione) con il brano “Nitido liquido”: “Diversamente
dalla registrazione per il cd Rampe ‘98, siamo molto soddisfatti
di questa registrazione (presso lo studio ZEM, ndr), che rispecchia in
pieno il nostro suono.” Due gli appuntamenti da non perdere per
vedere i Marasma dal vivo: l’8 maggio sui prati del Talvera ed il
18 maggio nel centro sociale “Città futura” di Trento.
Per contatti: Fabio, tel. 0471917042 (tam)
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