Sono schifato

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(nella foto: Daedelus e Zappetti, Caffé del Teatro, 10 marzo 2009)

Da anni Bolzano non è più la città deserta degli anni ’80. La città di oggi è viva, l’offerta culturale vastissima, specie per la musica (ne ho parlato anche qui). In tutto questo contesto va inserita l’attività da promoter musicale di Vanja Zappetti, autentico appassionato di musica, che negli ultimi anni è stato in grado di dirottare su Bolzano le tourné europee di molti artisti della scena indipendente internazionale. E – cosa non da poco – a proporre i loro concerti ad un prezzo veramente basso. Oggi la stampa locale ci informa che l’ultimo concerto della stagione estiva del caffé del Teatro Cristallo non ha potuto aver luogo in quanto la licenza per i concerti sarebbe stata emessa a nome del teatro e non del caffé. Un cavillo burocratico insomma. Già qualche settimana fa al caffé del teatro erano stati negati i concerti (tenuti a volume ridotto e con fine entro le ore 23) sulla terrazza del Teatro Cristallo. E gli organizzatori sono ripiegati sul foyer del Teatro (sempre meglio che niente – ma le temperature devono essere state proibitive). Tutto questo per 50 (cinquanta!) firme di cittadini che abitano di fronte al teatro, con tanto di presa di posizione dei politici comunali (“stiamo con la gente”). Sono il primo a dire che i vicini/dirimpettai non devono essere disturbati. Ma un concerto a volume ridotto, in estate, che termina entro le ore 23? Che dire allora di tutte le feste parrocchiali, con musica da ballo sparata dal primo pomeriggio a notte tarda? vietiamo anche quelle?

Pensate che il Comune di Bolzano, per limitare l’attività dei bar fracassoni in centro, lo scorso inverno bloccò tutti i concerti nei pub del centro storico. Chi è stato colpito dall’ordinanza? tra gli altri Vanja Zappetti che aveva organizzato diverse date di artisti stranieri al Pub Boulevard di via Goethe (spostate a fatica fuori città). Ma capisco – lo ripeto – che chi abita in centro abbia il diritto alla propria pace (me lo diceva un gestore di un bar del centro: se abitassi qui, sarebbe una tragedia. avrei finito di vivere).
Ma in periferia che spazi ci sono? C’era il  Ku.Bo, che il Comune di Bolzano ha chiuso. Ku.Bo, che stava per Kultur/Cultura Bolzano/Bozen: un ex magazzino per lo stoccaggio delle mele nella zona industriale, preso in affitto (!) per tanti soldi (vado a memoria, tra i 10 ed i 20 milioni di vecchie lire al mese), adeguato alla norme di sicurezza per altri (tanti) soldi ed affittato alle associazioni. E’ stato chiuso in quanto i costi dell’affitto erano troppo elevati ed è stato riaddattato a magazzino, il che vuol dire che sono state tolte tutte le costose misure di adeguamento. Già allora mi chiedevo in base a quali criteri il Comune prendesse certe decisioni…
Ora non voglio dilungarmi in inutili analisi di approfondimento (in fondo questo non è che un blog), ma il messaggio che passa è: non vogliamo la musica, anzi quella musica, a Bolzano. Apprezzo le parole di Gaia Carroli, direttrice del Teatro Cristallo, che –  riporto sempre dalla stampa locale – replica che i concerti continueranno, se non al bar, all’interno del Teatro (anche se le poltroncine per un concerto rock sono una bestemmia). Ma la presa di posizione – non scontata – va sottolineata. Sta a significare che c’è voglia di ribellarsi allo status quo e di lavorare per portare nuovi generi musicali a Bolzano. Anche questa è cultura. E’ amaro constatare che il sindaco di Bolzano è espressione del centrosinistra, che insieme alla SVP, il partito di raccolta sudtirolese, governa la città. governa… mi viene da (lasciamo perdere).

kiasma.it il sito personale di Till Mola