Settimana zeppa di appuntamenti musicali quella appena trascorsa, tutti di altissima qualità. Per Bolzano si è trattato quasi di una sovraofferta. Per fare un esempio: venerdì pomeriggio c’era una conferenza sulla storia del djing con Daniele Baldelli. La sera stessa, sul tardi, presso il Museion, il museo di arte contemporanea di Bolzano, un suo dj set. Nel mezzo – inteso come orario – l’inaugurazione della seconda edizione della mostra fotografica “Il gesto del suono”, questa volta dedicato alla sperimentazione vocale. Subito dopo l’inaugurazione della mostra al Centro Trevi (qui alcuni scatti), è stata organizzata una performance nella centralissima Piazza Walther con Fatima Miranda, vocalist particolarissima (e apprezzatissima – clicca qui per visualizzare alcune mie foto scattate per l’occasione).
Sabato: finali del festival upload ai prati del Talvera (in realtà le finali sono partite già il giovedì), con concerto finale di Max Gazzé. Giornata temporalesca. Poco prima delle 22 avevo deciso che sarei uscito di casa per votare e per poi fare un salto a vedere il concerto – non ero troppo convinto. L’idea di assistere alla performance di Bertallot al Museion a notte inoltrata, non era nei miei programmi. Alla fine ho fatto un salto al concerto di Gazzé di cui sono rimasto positivamente colpito. L’approccio della band è stato un po’ spiazzante: soprattutto l’uso del video, che rende visibili alcuni dei campionamenti. Le immagini integrano la musica, a tratti la descrivono. Il rischio che questa struttura condizioni molto lo spettacolo, facendo venir meno il fattore improvvisazione, era reale. Ma non è stato così. Bel concerto, e ottima l’impressione della performance di Megahertz (nella foto), in questo set relegato a suonare tutti gli strumenti elettronici. Impressionante l’assoluto controllo che ha nel suonare il theremin (avete presente il vibrato di Good Vibrations dei Beach Boys?). Chapeau!!! (Clicca qui per accedere alle foto del concerto di Gazzé).
PS. Raccomando la visione in modalità “slideshow”