Giovedì 17 e venerdì 18 luglio le 4 sedi di Manifesta7 hanno aperto agli operatori professionali (5.000 accreditati). Sabato 19 è stata la volta dell’inaugurazione ufficiale delle sedi (aperte ogni giorno fino al 2 novembre dalle 10 alle 19).
Non aggiungo molto altro se non che ho pubblicato su flickr alcune foto dei giorni di preview e di inaugurazione.
Nella foto qui sopra è ritratta Hila Peleg, co-curatrice (con Anselm Franke) a Trento. Le foto relative a Manifesta7 le trovi qui.
L’ingresso a manifesta7 costa 15 Euro (per tutte quattro le sedi). Ingresso gratuito per bambini e ragazzi sotto i 18 anni, studenti universitari, persone disabili e anziani oltre i 65 anni.
A chi intendesse muoversi con i mezzi pubblici, consiglio la Manifesta 7 mobility card: valida per 4 giorni a vostra scelta, nel periodo 17.07.-02.11.2008; include il biglietto di ingresso alla biennale, il trasporto sulla rete ferroviaria regionale e sulle linee urbane che portano alle sedi espositive, alla tariffa speciale di 21,00 euro.
Ci siamo: sabato 19 luglio inaugura Manifesta7
Sabato 19 luglio – fatta eccezione l’apertura anticipata il 17 ed il 18 per i soli operatori professionali – inizia Manifesta7, una delle più importanti biennali europee di arte contemporanea che ha luogo ogni due anni in una città diversa. Finora la manifestazione è stata accolta a Rotterdam, Lussemburgo, Ljiubljana, Francoforte, San Sebastian.
Quest’anno Manifesta7 è ospitata in una intera regione, il Trentino-Alto Adige, scelto non ultimo per i suggestivi edifici di archeologia industriale legati alle vicende del lavoro e della progressiva industrializzazione del suo territorio, storicamente ponte tra la cultura latina e tedesca, territorio dove transitano e si contaminano le tendenze e gli sviluppi culturali che avvengono al sud e al nord.
Manifesta7 si tiene a
Fortezza (BZ): forte asburgico
Bolzano: Ex-Alumix
Trento: palazzo ex Poste
Rovereto (TN): Ex Peterlini e Manifatture tabacco.
Il progetto artistico è stato affidato a tre team di curatori scelti fra i nomi che si stanno distinguendo nel panorama internazionale dell’arte contemporanea: Adam Budak (curatore della Kunsthaus di Graz), Hila Peleg (curatore a Berlino) Anselm Franke (direttore artistico di Extra City Center di Antwerp) ed il Raqs Media Collective, un gruppo con sede a Delhi, che opera nel campo artistico utilizzando in particolare i nuovi media.
Manifesta7 ha luogo dal 19 luglio al 2 novembre 2008
orario di apertura: quotidianamente dalle ore 10 alle ore 19; il venerdì fino alle ore 21.
Il biglietto costa 15 euro ed è valido per tutte le sedi.
Ingresso gratuito per bambini e ragazzi sotto i 18 anni, studenti universitari, persone disabili e anziani oltre i 65 anni.
La Mobility Card è valida per 4 giorni a scelta, nel periodo 17.07.-02.11.2008; include il biglietto di ingresso a Manifesta7, il trasporto sulla rete ferroviaria regionale e sulle linee urbane che collegano alle sedi espositive, alla tariffa speciale di 21euro.
RSU
Sempre a proposito di RSU, venerdì mi ha scritto Mauro Andreolli (mente della band trentina), segnalandomi questa paradossale “recensione definitiva” apparsa giovedì scorso (a 14 anni dall’uscita del disco!) nel sito Storia della Musica:
R.S.U.
Rifiuti Solidi Urbani
di Marco Biasio
Era il 1994, e i Rifiuti Solidi Urbani avevano già capito tutto.
Passo indietro.
1981, Berlino. Il mercato discografico tedesco viene sconvolto dall’esordio (“Kollaps”) di un gruppo emergente, tali Einstürzende Neubauten, che solo alcuni anni più tardi verranno riconosciuti come fondatori e padrini della rivoluzione industrial Continua a leggere RSU
Omaggio al passar dell’altare immolatore
Si parla spesso di quanto la musica di band attive 15-20 fa sia ancora attualissima. L’ultima sensazione in tal senso mi è venuta ascoltando il brano “Nobile preda” con cui i campani Ramo H-39 si sono iscritti al festival Upload. Bravi – ho pensato – ma il brano mi ricorda un demotape del 1992 (e che demo!: Omaggio al passar dell’altare immolatore – penso di essere l’unico a possederne due versioni: una “standard” con i brani mixati ed una con i brani separati per esigenze radiofoniche) degli RSU (clicca qui per ascoltare alcuni brani della discografia della band trentina).
Mi ha indotto a scrivere questo post un incontro casuale con Ugo Pozzi, che degli RSU è stato cantante. Insieme abbiamo disquisito sull’attualità del suono della band. Che dire? eravamo concordi… L’impressione viene costantemente confermata dai commenti di varie community in internet, per esempio quella di Debaser, ma so di amici che ricevono mail di ascoltatori entusiasti dei lavori RSU, come questa recentissima (maggio 2008):
“Sto ascoltando il cd degli RSU dopo l’ultimo dei NIN e devo dire che non ha niente da invidiare…“
La Costituzione in podcast
Da sabato scorso (17 maggio) su Alto Adige Cultura, il podcast della ripartizione Cultura italiana, è online il podcast Costituzione. Buon ascolto!
online le foto della terza colazione jazz di Tandem
Major – ecco come ripensano le strategie di distribuzione
Su questo sito ho più volte approfondito i meccanismi che stanno alla base della rivoluzione digitale nel campo musicale. Ieri Ernesto Assante nel suo blog ha ospitato una lettera (aperta?) di Norina Vieri, presidente della FISMED (Federazione Italiana Strumenti Musicali Elettronici e Dischi) in cui spiega come le nuove strategie di vendita delle multinazionali del disco – che contemplano ormai anche la vendita della musica liquida (=scaricabile) penalizzi i negozi di dischi tradizionali applicando condizioni di vendita a dir poco vantaggiose alla grande distribuzione. Leggendola mi viene in mente il pensiero del grande Sergio Messina in occasione del convegno sul copyright organizzato a Bolzano nel maggio di tre anni fa. Le multinazionali del disco hanno (o avevano) un sistema di distribuzione macchinosissimo: si tratta di filere che con la distribuzione digitale sono destinate a finire. Non siamo ancora alla morte del cd (ma quasi), ma grazie alla lettera di Norina Vieri ci si può rendere conto come i negozi di dischi figurino tra le prime vittime delle nuove strategie di distribuzione delle major. Il convegno risale a tre anni fa e ne consiglio vivamente l’ascolto (clicca qui).
Disclaimer
Oggi ho finalmente trovato materiale nuovo per la mia raccolta di disclaimer, le dichiarazioni di non responsabilità presenti su molti siti internet in materia di file audio pubblicati. Finora sul sito (p.es. qui) mi ero limitato a citare alcuni casi che ritenevo fantasiosi:
“All the files here are mono lo-fi quality mp3s that won’t stuck your 56K for too long… Again, please note that all the music here is offered for a limited time, with the sole purpose of evaluation, discovery (of sounds you maybe weren’t aware of), and the pleasure of sharing songs that we like. If you are the proud owner of the rights of any of the sounds here included, and you don’t like your creature being treated this way, just drop an email and we will – sadly but quickly – remove the whole thingâ€. Oppure: “The posted Radio sessions in mp3 format represent our enthusiasm for (…) music and are meant to inspire wider listening appreciation. So if you like what you hear, make sure you buy the related records. If you represent an artist featured on this site and would like a file removed, just drop us a mail and we will fulfil your wishes. We remind you that this is a NON PROFIT websiteâ€.
Ma si è sempre trattato di precisazioni “sulla difensiva“, come dire: dà i, sono piccolo, non verrete a bussare proprio alla mia porta, vero?
Ebbene oggi ne ho scoperto uno bellissimo, che rivendica il diritto Continua a leggere Disclaimer
Hot Stuff
Qualche settimana fa è uscito il primo numero di Hot Stuff, un libro che raccoglie gli articoli più interessanti dei primi due anni della rivista InSound. Dentro vi sono pubblicati anche i miei due reportages sul podcasting (li puoi leggere anche online: reportage 1, reportage 2).
Con questo pretesto Paolo Mazzucato ieri mi ha invitato nella sua trasmissione Zeppelin per chiacchierare un po’ di podcasting e dei miei podcast Alto Adige Cultura (che seguo per la ripartizione cultura della Provincia autonoma di Bolzano) e kiasma.
A Paolo devo riconoscere il merito di saper impartire un ritmo incalzante alle sue trasmissioni (5-6 interviste, tra studio e telefono, tutte rigorosamente in diretta), sempre attento ad usare un linguaggio semplice che permetta agli ascoltatori di seguire il filo del discorso. Chapeau!
Per ascoltare l’intervista clicca questo link.
La forza del web – Radiohead
I Radiohead hanno pubblicato su youtube un loro video che li riprende suonare ogni canzone dell’album “In Rainbows”, settimo loro album in studio. E’ stato pubblicato il 10 ottobre 2007 in forma di download digitale e, a partire dal 3 dicembre 2007, è disponibile in formato tangibile “discbox” (2 CD).
L’opera ha sfruttato un innovativo sistema di distribuzione digitale: fino alla pubblicazione nei negozi, è stato infatti possibile scaricare i brani esclusivamente dal sito della band, ad un prezzo a libera scelta del compratore. Tale sistema era già stato attuato in precedenza da altri gruppi, ma mai un gruppo di calibro mondiale, come sono i Radiohead, aveva azzardato prima d’ora un tale esperimento (notizia presa da qui).
American Hardcore DVD
Seguo regolarmente le attività di Gomma da poco, esattamente da quando ha iniziato a realizzare trasmissioni per il suo podcast, dando nuove vie di sfogo alla sua attività di divulgazione delle diverse sottoculture giovanili.
Qualche settimana fa nel suo sito annunciava l’uscita del DVD American Hardcore pubblicando anche un breve trailer.
Ebbene quel trailer mi ha colpito. Continua a leggere American Hardcore DVD
modifica all’art. 70 della Legge sul diritto d’autore
In prossimità dell’inizio delle festività – complice la minore attenzione dell’opinione pubblica – può capitare che vengano approvate delle leggi strane. Tra queste segnalo l’emendamento all’art. 70 della Legge sul diritto d’autore, che riguarda il mondo di internet, approvato nella notte tra il 21 ed il 22 dicembre dalla Commissione Cultura del Senato.
In rete la discussione si è aperta immediatamente, oggi ne parla addirittura il blog di Beppe Grillo.
La questione riguarda essenzialmente l’articolo 70 della legge, inerente al diritto di citazione. Ne approfitto per ri-segnalare l’audio di un dibattito del 2005 sul diritto d’autore che vedeva presenti tra gli altri l’avvocato Marco Marandola (†) e Sergio Messina. Si parla di copyleft contrapposto al copyright. L’intervento dura poco meno di mezz’ora. Ho isolato parte degli interventi di Marandola (8 minuti ca.) che fa proprio riferimento all’art. 70 della legge e pubblicato l’audio sul mio podcast. Posso farlo in quanto la Provincia di Bolzano ha pubblicato la sintesi del convegno sul podcast Alto Adige Cultura con questa licenza Creative Commons. Per contrastare questa tendenza ossessiva alla limitazione dell’uso e della citazione dei prodotti culturali è opportuno che i creativi consentano esplicitamente il riutilizzo della propria opera.
Nel frattempo chi opera in internet dovrà stare un po’ più attento. Armando Adolgiso (che qui ringrazio) mi segnala la presa di posizione dell’On. Pietro Folena Continua a leggere modifica all’art. 70 della Legge sul diritto d’autore