Wikipedia – ho deciso di dare il mio (seppur piccolo) contributo

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Questo blog tace da diverso tempo. Avevo in cantiere una recensione del concerto dei Sense of Akasha al Pippo Stage di Bolzano, ma alla fine non se ne è fatto nulla. Avrei anche voluto approfondire la materia della tutela dei diritti d’autore in Italia, le novità legislative, gli atteggiamenti di alcuni autorevoli blogger in riferimento ai DRM inseriti nei file scaricati a pagamento. Il discorso sarebbe lungo e chissà che non vi dedichi uno dei prossimi post.
Oggi, alla mia ennesima ricerca su wikipedia, mi sono accorto dell’appello personale del suo fondatore Jimmy Wales (clicca sull’immagine per accedervi). Per me Wikipedia non è una enciclopedia online affidabile. Ma è comunque il sito su cui vado a cercare la prima informazione di una qualsiasi mia ricerca. e non da ieri. Quindi mi sono sentito di dare un piccolo supporto ad un servizio che preferisco sapere esistere.

Gemeinde Bozen – wie eine Fahne im Wind…

Ma con quali criteri viene governata la nostra citta???

La settimana scorsa ho dovuto prendere atto che dal 1 novembre e per sempre, la città avrebbe bandito dalla città gli scooter ed i veicoli con classe di emissione “euro0” ed “euro1”. “Si tratta – così l’assessore Trincanato – di una misura a favore della salute dei cittadini”. Ecco, io ritengo questa una uscita ipocrita. Se veramente dietro ci fosse la salute dei cittadini, nulla da dire. Ma la realtà è un’altra: il 31 marzo scorso , l’APPA, agenzia provinciale per l’ambiente stilò un bilancio (questo) sulla qualità dell’aria alla fine della stagione invernale ed affermò tra le altre cose che “Nelle città di Bolzano e Bressanone la situazione è in graduale miglioramento ed i valori limite (per il 2015) potranno essere rispettati quasi dappertutto anche grazie ai provvedimenti decisi dai Comuni. Purtroppo anche per queste due città, come per le altre località poste a ridosso dell’autostrada del Brennero, rimangono delle zone interessate da valori di NO2 particolarmente elevati.”

Bene! Prendo atto della decisione del comune, ma mi aspetto coerenza: penso alla gestione del traffico in occasione dei mercatini di Natale o a quando, a partire dalla primavera, i grandi alberghi si lamenteranno per le disdette dei raduni di auto storiche, che rientrano nel blocco della nuova ordinanza. Saranno queste, pensavo, le occasioni per valutare il rigore del Comune di Bolzano. In fondo c’è di mezzo la salute dei cittadini (dicono). Mai avrei pensato di ottenere la mia risposta dopo pochi giorni: una prima avvisaglia del modus operandi del comune si è infatti avuta ieri, domenica 18 settembre: “per non penalizzare la mobilità dei bolzanini in una giornata di brutto tempo”, il comune ha deciso in extremis di annullare l’iniziativa “Bolzano sentz’auto” (blocco del traffico dalle 9.30 alle 16.30) e Bolzanoinbici, manifestazione che si sarebbe dovuta tenere con ogni tempo e per la quale erano stati organizzati numerosi eventi collaterali.

Le previsioni meterologiche davano pioggia per domenica da giorni. Volendo (!), c’era tutto il tempo di rimandare tutto. Invece ieri a metà mattinata, a bolzanoinbici in corso,  è stato sospeso il blocco delle auto, con la conseguenza che i ciclisti, molte le famiglie con bambini, si sono trovati a dove fare la gimkana in mezzo alle auto. Non solo: c’è anche chi, tra i ciclisti che hanno effettuato l’intero tragitto, si è sentito negare il premio finale (la maglietta della manifestazione) a causa dell’annullamento.

Volevo risposte? Le ho avute!

La scena BMX promuove l’Alto Adige


Dopo il ko rimediato in motocross, Stefan Lantschner, il bmx rider “pro” di Collepietra si è ripreso e rincorre la sua forma migliore. Stefan ha recentemente attirato su di sè le attenzioni di Believers, la trasmissione di DeejayTv dedicata alla scena degli action sport in Italia. In primo piano non tanto le acrobazie sue, ma tutta la scena locale. Bel lavoro! anche di promozione!

Referendum, domenica e lunedì si vota!


Domenica e lunedì si vota. Sul fronte politico locale ho apprezzato molto lo schieramento a favore del si da parte dell’assessore provinciale Laimer prima e, cosa di qualche giorno fa, di tutta la Giunta della Provincia di Bolzano. Mi piace l’idea che il quorum venga percepito come raggiungibile, nonstante il quasi totale blackout televisivo.

Gli appelli più appassionati per il voto si trovano in rete, soprattutto sui social network. Qualche settimana fa Gemma Bertagnolli sulla sua pagina Facebook ha pubblicato il suo appassionato pensiero a riguardo. Dopo aver ricevuto la sua autorizzazione, lo ripropongo integralmente qui. Naturalmente se siete utenti FB, questo è il link!

In treno, per i miei quattro sì

Oggi, un treno da Brema a Basel. Faccio pratica, tra un mese ho prenotato un viaggio di 9 ore… il treno è silenzioso e spazioso. Molti servizi a bordo: vagoni protetti e chiamati “Ruhebereich” zone di riposo, dove si è invitati a rispettare la quiete propria e degli altri. Ma anche negli scompartimenti normali la gente parla rispettosamente senza urlare e la macchina è silenziosa e pulita. I sedili sono spaziosi,benché non nuovissimi. Le toilette funzionanti e pulite. Un ristorante con i cibi freschi oltre a quelli confezionati. Molto personale a bordo che controlla con gentilezza i biglietti e dà volentieri informazioni ai clienti. Il carrello delle bevande che passa con regolarità , e dopo un po’ altro personale passa a ritirare le stoviglie usate.

Si ha l’impressione che su questo treno operi molta gente, rendendo la propria vita dignitosa grazie ad uno stipendio, ed il lavoro gradevole grazie ad un’approccio amichevole e supportivo con chi usa il treno.

il servizio è efficiente, il viaggio piacevole.

Il costo del biglietto è adeguato, ma prenotando in tempo on-line ci sono tariffe convenienti ed offerte speciali ancor più economiche.

Ecco quello che io considero non solo un servizio, ma un vero e proprio sistema funzionante.

Guardo fuori dalla finestra.. c’e’ un prato e dei cavalli che corrono, ho visto in fretta le criniere che ondeggiavano… ho pensato che mi piacerebbe correre su un prato… l’ultima volta che ho corso a perdifiato è finita che ho perso un treno… ero a Bologna ed il binario est l’hanno piazzato praticamente in un’altra città…nessun ritardo, solo orari pianificati capziosamente… ma che belli questi prati…che bello essere cavalli, qui…

Il 12 giugno ho prenotato un lungo viaggio, 9 ore,da Halle a Bolzano, per poter essere a casa in tempo PER PARTECIPARE AL REFERENDUM.

Verrebbe da pensare: 9 ore di treno, un incubo… invece comincio a coccolare l’idea… sarà gratificante, una sorta di ricompensa per aver deciso di sforzarmi per non buttare l’occasione di un voto!!! Seduta in questo treno mi appare evidente che un  sistema funziona dove esiste una volontà condivisa di perseguire il bene del maggior numero di persone….per questo val la pena di impegnarsi….

Andare a votare è un diritto.  I diritti proteggono le conquiste sociali , vanno difesi, amati, sostenuti. Non buttiamo l’occasione di dimostrarlo. Andiamo a votare. A costo di intraprendere un viaggio… poi si scopre che non è affatto male….

Io sono felice di poter votare perché credo che  l’acqua , l’energia pulita, la giustizia valgano enormemente di più dei profitti che qualcuno potrbbe ricavare dal loro sfruttamento. E saranno 4 SI!

Poste italiane. Se puoi, le eviti…

Dopo tanto tempo mi sono trovato a dover (!) spedire una raccomandata. Allo sportello hanno insistito per propormi il servizio raccomandata1, in quanto con consegna garantita nelle 24 ore ed in quanto avrei potuto controllare lo stato della spedizione in internet. Ma quello lo posso fare anche con la raccomandata normale, dico io. Ah! Si… Comunque con il peso del Suo plico Le costa uguale. E poi, se ha fortuna, il plico arriva già il sabato, e comunque non oltre lunedì mattina. E vabbé, accetto.

Con il fine settimana di mezzo, scopro dalla pagina web del servizio di rintracciabilità (il dovequando) che il plico non è ancora stato recapitato, ma che immettendo il mio indirizzo di posta elettronica vengo informato dell’avvenuta consegna…

Dopo un’ora ecco che ricevo una mail da poste italiane: una soluzione innovativa che garantisce maggiore sicurezza ma il messaggio è vuoto. Penso che magari è spam, ma è inverosimile, in quanto ho comunicato quell’indirizzo di posta appena un’ora prima. Allora forse è un modo per dirmi che il plico è stato consegnato. Vado sulla pagina del dovequando a controllare… Che ingenuo che sono. Semplice spam, da parte di poste italiane. Che delusione!!!

P.S. 31/05/2011 Ho ricevuto la comunicazione da parte del destinatario che il plico è arrivato a destinazione.

Upload – votare la propria band preferita sul sito del quotidiano Alto Adige

Dopo anni di ascolto assiduo di demo, avevo perso l’abitudine a questa attività. Oggi mi ci sono ri-dedicato, anche se è stato più un gioco. Da qualche anno a questa parte il Servizio giovani della Provincia autonoma di Bolzano organizza Upload, un concorso-festival per gruppi emergenti da tutta Europa (questo il sito). Tra le molte selezioni ve ne è una riservata al voto del pubblico che, collegandosi al sito del quotidiano  Alto Adige può ascoltare dieci nuove proposte musicali e votarle. Alla fine del sondaggio, il brano che avrà ricevuto più clic si aggiudicherà il premio Upload-Alto Adige/Trentino on line e potrà esibirsi sul palco durante le serate finali del festival.
L’esercizio da fare è simpatico e senza pretese. Anzi penso proprio che il mio voto qui conti poco o niente, considerato che le band verranno votate dagli amici e dagli amici degli amici. Però l’idea è carina. Soprattutto se ci si impone di ascoltare integralmente (!) i dieci brani, di gruppi magari sentiti di nome, ma che non ho avuto, ancora, la possibilità ed il piacere di ascoltare dal vivo.

Alla fine del primo giro di ascolto, ho salvato 4 brani, anche se ancora non so a quale darò la mia preferenza.

Moscaburro: October’s rain
Moscaburro October\’s Rain

Ai primi giri di accordi di chitarra li avevo già mentalmente bocciati. Il brano si fa interessante quando entrano in supporto alla voce maschile, su linee melodiche diverse, le due voci femminili. Musica d’altri tempi. Molto affascinante…

Hill Street Blues Band: Let’s Stop to meet
Hill Street Blues Band let\’s stop to meet

Motivazione analoga per la Hill Street Blues Band. Due le voci in questione, una maschile ed una femminile, con la prima in supporto alla seconda. Il brano è molto piacevole e più strutturato rispetto al precedente. Ma ad affascinarmi sono le voci.

Neurotic Maze: Behind a wall of glass
Neurotic Maze behind a wall of glass

Genere totalmente diverso per il producer bolzanino Hannes Hofer che si presenta come Neurotic Maze. Elettronica sì, ma con un tocco che non saprei come definire. Proverei con interessante…

Kepsah: Oltre
Kepsah Oltre

Detto questo, spesso per imporsi in una competizione non basta essere bravi, ma proporre qualcosa di insolito, di forte. E decisamente forte è il brano proposto dei trentini Kepsah. Rullante a cadenza marziale, voce recitata, almeno nell’intro L’influenza dei Massimo Volume appare evidente, eppure il brano al primo ascolto prende ed anche il testo è tutto fuorché banale. Kepsah.

(I player sono collegati ai file mp3 pubblicati dal quotidiano.)

Per finire, il link con la pagina web del quotidiano Alto Adige su cui votare i vostri brani preferiti:

http://temi.repubblica.it/altoadige-sondaggio/?pollId=2626

tutto facile (almeno sembra)

from Nike 6.0 on Vimeo.

Nel giro di pochi giorni, altro post dedicato a Stefan Lantschner (qui quello dei giorni scorsi), questa volta in compagnia di Simone Barraco. La cosa particolare di quest’ultimo video – fresco fresco di pubblicazione – è che tutti i trick sembrano un gioco da ragazzi. Dopo averlo rivisto qualche volta, mi sono reso conto di quel che mi affascina dello stile di Lantschner. Non solo lo stile morbido, ma soprattutto la voglia di velocità – ed in questo senso ritengo che il suo essersi dato al motocross (classe MX2) abbia giovato molto al suo stile – finalizzata all’esecuzione di figure per le quali è un elemento fondamentale. Mi piace!

ps. mi chiedo se le location – in questo caso Barcellona – sponsorizzano anche questi video. Sarà anche vero che chi pratica certe discipline fuori dagli skatepark disturbi, ma è fuori dubbio che i video che girano sul web siano una promozione non indifferente anche per i luoghi…

Record Store Day – un anacronismo. o forse no

Oggi 16 aprile, ricorre il Record Store Day, la giornata dei negozi di dischi, luoghi che rappresentano una sorta di luogo sacro nei ricordi di chiunque abbia una collezione di dischi in vinile. In ogni collezione di dischi che si rispetti, ci sono dei vinili con una propria storia, legata a negozietti nascosti, bancherelle, concerti.
Nel 2011 può sembrare anacronistico dedicare una giornata al negozio di musica. Ieri ho letto che tra i padrini dell’iniziativa ci sarebbero Paul McCartney, Ozzy Osbourne e Bruce Springsteen; quest’ultimo ha annunciato qualcosa come “Enterò in un negozio di dischi e ne acquisterò per cinquecento dollari. Sostengo da solo ciò che resta del music business”. Ecco, se la citazione è corretta (presa da questo articolo a firma di Roberto Calabrò), statevene a casa…

Per me il vinile continua ad avere una sua importanza, ma ritengo anche che sia una questione anagrafica. Dubito che ai nativi digitali gliene possa fregare qualcosa. Non ho una gran opinione dei cofanetti e delle special edition. Nel mio piccolo mi piace l’idea di aver resistito all’ipotesi di privarmi del mio modesto archivio e quando mi capita di entrare nel negozio giusto o di sfogliare i dischi nei cartoni delle banane di qualche bancarella al mercato delle pulci, spero di trovare qualche chicca

Se penso al vinile, penso ai negozi di dischi di Bruxelles, penso alla copertina di Endtroducing di DJ Shadow o a High Fidelity di Stephen Frears, tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby. Il negozio di dischi come luogo di scambio culturale, dove confrontarsi sulle novità, cose di questo tipo. Nel mio caso e quella di molti compagni di avventura, questo ruolo l’ha ricoperto Radio Tandem, ma questa è un’altra storia…

Lutto

Il rapimento e l‘assassinio di Vittorio Arrigoni è sconvolgente e per molti versi mi ricorda la tragedia di Enzo Baldoni. Tuttavia le loro storie sono molto distanti. Oggi come nel 2004, scopro dalle tracce in internet chi fosse Arrigoni. Magra consolazione: il suo assassinio contribuisce a far parlare del dramma che si consuma nella striscia di Gaza. A parlarci di questo è sempre Vittorio, con la sua umanità e con il suo impegno quotidiano, regolarmente affidato alla Rete.

2009 – Intervista a Vittorio Arrigoni (prima parte)

Intervista (seconda parte)

Blog fotografico sul Passo Lavazè

Il blog fotografico sul Passo Lavazè procede. Ad oggi ho immesso 18 post e almeno altrettanti sono in attesa di pubblicazione. La fase di avvio può pertanto ritenersi conclusa, anche se a mancare sono soprattutto le informazioni storiche. La linea del blog è quella di documentare l’evoluzione di una delle più gettonate mete di gite del Trentino Alto Adige. Ma mancano ancora molte informazioni, non ultime le datazioni esatte delle immagini. Un aiuto uin questo senso sono le cartoline, soprattutto quelle viaggiate, che consentono di affermare con certezza almeno alcune date. Ma il blog resta un work in progress ed ogni aiuto è ben accetto. Per questo motivo ho deciso di aprire il blog ai commenti (seppur con la moderazione degli stessi). Contemporaneamente aumenterò la presenza delle novità sul blog fotografico sui social media (in caso: questa la pagina del Passo Lavazè che ho creato su Facebook, seguile anche su Twitter).

Ministro della kultura

Dopo che la Südtiroler Volkspartei era riuscita a mattere le mani sul Parco Nazionale dello Stelvio con l’astensione al voto che poteva sfiduciare il premier Berlusconi, si pensava di aver assistito al peggio; ieri i parlamentari della Stella Alpina si sono astenuti dal voto che poteva costare il posto al ministro della cultura (?) Bondi.
La notizia del giorno è però che Bondi si è impegnato a garantire la rimozione di alcuni bassorilievi di epoca fascista dalle facciate di alcuni edifici pubblici. Non intendo entrare nel merito del vergognoso spettacolo offerto ormai quotidianamente dalla politica italiana – però inserisco un link ad un bel post del blog La rotta per Itaca, che rappresenta bene il mio stato d’animo, né delle implicazioni politiche a livello locale.
Salvo forse quelle all’interno della destra locale. Ma ci pensate ai rappresentanti locali dei partiti al governo? Tutti lì ad aderire alla linea  dettata dai vertici per poi apprendere (dopo il voto) che il loro ministro ha promesso all’SVP la rimozione di siboli che per molti rappresentano un simbolo dell’italianità in questa provincia (e non entro nemmeno qui nel merito che le opere da rimuovere su incarico del ministro alla cultura siano a tutti gli effetti da considerare d’arte). Beh, deve essere alquanto spiazzante…

Anno nuovo

Dopo diverse settimane di silenzio e non meno di 10 giorni di ferie (!!! 🙂 ) torno a farmi vivo su queste pagine. Da circa due mesi seguo regolarmente il blog di vespanda.com, il diario di un viaggio in vespa per le americhe. Il linguaggio di Ilario – il blogger – è vivo, riesce a farti vivere il suo viaggio! Un grande!
Sul fronte interno ho raccolto e continuo a raccogliere tutto il materiale possibilie sul Passo di Lavazè, a cui ho dedicato un blog prevalentemente fotografico (www.kiasma.it/lavaze – legato al dominio www.passolavaze.it).
Ne approfitto per chiedervi aiuto: sto cercando diverso materiale fotografico del passo di come era, soprattutto ad inizio ‘900, ma anche relativo ai concerti dei Suoni delle Dolomiti, a cui vorrei dedicare una sezione del blog. Mi bastano immagini con una larghezza di 950 pixel. Potete contattarmi commentando il presente blog o mandando una mail a kiasma[at]kiasma.it.
Anche il sito kiasma.it sta cambiando. Un po’ alla volta sto riorganizzando le gallerie fotografiche appoggiandomi non più a flickr, divenuto ormai piuttosto macchinoso, ma a Jalbum (.net) che ha una funzione che permette di ospitare le foto nel dominio personale, e le descrizioni e gli eventuali commenti sul server della piattaforma (ok, sul mio sito c’è un box con le “Ads” di Google, ma non è invasivo e mi consente di mantenere l’account gratuito).

kiasma.it il sito personale di Till Mola