La Volxsfesta diventa maggiorenne


La Volxsfesta, la due giorni musicale e gastronomica dell’associazione culturale Tandem e della omonima radio è arrivata alla sua diciottesima edizione. I giorni: venerdì 6 e sabato 7 luglio 2011. Il programma dettafliato con i video dei gruppi dovete visitare il sito della Volxsfesta.

museruole (women in experimental music) dal 4 al 5 maggio a Bolzano


Poche righe per annunciarvi l’imminente inizio di museruole, rassegna ideata da Valeria Merlini per il comune di Bolzano. Valeria, con cui condivido trascorsi a Radio Tandem, è bolzanina di nascita, ma studi e lavoro la hanno portata in giro per l’Europa (Firenze e Berlino, principalmente) dove è conosciuta sia come dj (jd zazie, il suo nome di battaglia) che come direttrice artistica – suo il workshop experimental turntablism e la successiva serata dedicata al dj-ing sperimentale durante Transart 2011 oltre ad alcuni convegni-workshop sui paesaggi sonori.

La rassegna, organizzata per conto dell’assessorato alla cultura e alla convivenza del  Comune di Bolzano in collaborazione con Transart, è dedicata alla sperimentazione musicale al femminile e si terrà da domani al Museion. L’ingresso è libero.

Per i dettagli rimando al comunicato stampa del Comune di Bolzano e al sito della rassegna.

Living library oggi al Centro Multilingue a Bolzano

Protagonisti della living library, della biblioteca vivente, sono cittadini volontari di provenienza straniera. Sono loro i libri, solo che non leggeranno, lasceranno fluire  i propri ricordi, le tradizioni e gli eventi culturali dei loro paesi. Gli utenti solop liberi di dialogare con i libri viventi.

L’iniziativa è in corso da questa mattina, lo sapevo. Il motivo di questo post è dato dall’entusiasmo della mia mamma per questa iniziativa, che non intende perdersi, peraltro organizzato dal Centro Multilingue di via Cappuccini (ingresso dal Centro Trevi) a Bolzano, quindi da un servizio della ripartizione per cui lavoro.

Che dire di più?! da provare! clicca qui per maggiori informazioni (disponibile anche il programma in pdf)

K7

“no donation is too small and each will be greatly apreciated”. letto, fatto. Mi son detto, il trailer di presentazione del progetto di realizzazione di un documentario sulla cassetta audio, è accattivante, e 1 € – anzi meno, 1$ – per sostenere il progetto è meno di un caffé. Un progetto nato con il passaparola – un grazie a Marco Ambrosi per avermelo segnalato – per un finanziamento che utilizza la piattaforma kickstarter, molto simile a quello delle nostre Produzioni dal basso, ma – anche grazie alla diffusione nei social network – molto più immediato.
E alla fine, ma questo l’ho scoperto dopo, ho trovato il mio nome sulla pagina dei ringraziamenti…

(Nella foto Zack Taylor e Seth Smoot, ideatori del progetto)

Angelo Monne di Dorgali espone ad Ora

Scoprii casualmente i lavori di Angelo Monne, seguendo un commento al blog 10/01 dell’amico Marco Ambrosi. Fu così che ho conosciuto molti lavori  degli ex studenti dell’ISIA, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, di Urbino (Marco e Angelo sono stati la mia chiave di accesso). Si tratta sostanzialmente di compagni di corsi che si tengono in contatto e che, grazie ad internet, condividono parte dei loro lavori.

La tecnica di Angelo – i disegni sembrano scavati – i colori utilizzati e le atmosfere evocate mi hanno subito colpito, toccando corde molto profonde. Quest’estate ho avuto modo di incontrarlo a Dorgali (NU), il suo paese. Nelle poche ore passate insieme penso di aver compreso il suo profondo amore per la Sardegna, per la sua natura, per le montagne e per il mare.
Con i suoi disegni scritti, quasi delle strisce a fumetto, racconta storie ambientate nella sua terra, di cui è profondo conoscitore, compresa la storia ed i miti. Da esse traspare anche il suo animo ecologista ed il suo j’accuse nei confronti di chi questa sua terra la sta trasformando in nome del turismo. Sono storie di vita di paese. A guardarle e leggerle si respira aria di provincia italiana e i personaggi fanno pensare immediatamente alle maschere tradizionali sarde, metà uomini metà animali. Un mondo fantastico che si mescola col mondo reale e con i problemi reali (preso da qui).
Angelo è un personaggio, come dire, duro e puro. E modesto. Uno che va dritto per la sua strada. E che comunque con il suo lavoro di illustratore riesce a campare, quindi onore al merito.
Ora, Marco Ambrosi è riuscito ad organizzargli la mostra all’interno del bar dell’attivissimo ritrovo Arci Aur-Ora (di fronte alla stazione di Ora) – dall’8 al 21 ottobre (apertura dalle 7 alle 24).
L’inaugurazione è il venerdì 7 ottobre alle ore 19.30, e sarà presente anche Angelo. In questa occasione si potrà acquistare, per 10 euro, anche il libretto “E’ successa una cosa” che, come sottolinea lo stesso Angelo, “è un affare: formato A4, stampato su carta betulla lussuosa, che contiene un’invettiva molto scurrile e c’è pure la mia bella faccia.”
Il libretto in caso è disponibile in forma elettronica qui.

P.S. dimenticavo: Angelo Monne ha un fantastico blog

P.P.S. (13 ottobre 2011)- Qui l’intervista rilasciata da Angelo Monne alla Rai di Bolzano – inserita in una trasmissione del mio podcast

I Sense of Akasha tornano finalmente con un nuovo album

Dopo il successo di Make me Real, avevo indirettamente apprezzato i Sense of Akasha in occasione della mostra interregionale Labirinto::Libertà al forte di Fortezza nel 2009, quando prestarono la loro musica all’installazione Ariadne’s asteroid centrifuge di Julia Bornefeld (questo il video).

Ora i Sense of Akasha tornano a far parlare di sè con Splendid Isolation, il nuovo album che verrà presentato al forte di Fortezza il 10 settembre prossimo, durante lo svolgimento della mostra Figur/a, in cui sono esposte anche opere della Bornefeld (coincidenza?). Il lavoro si ispira da un lato a Gustav Mahler che con l’espressione “Splendid Isolation”era solito descrivere il suo modo di vivere in perfetta solitudine, dall’altro ha un legame forte con il forte abbandonato di Fortezza, un luogo costruito per una guerra che non è mai arrivata – un tema scelto per il forte già in occasione della biennale di arte contemporanea Manifesta7 (2008).
Ecco, il concerto del 10 settembre sarà in realtà una performance multimediale in quanto la band di Brunico ha coinvolto gli artisti Giancarlo Lamonaca (visual), Gustav Willeit (video, fotografia) e Marco Masante (fotografia) per aiutarli ad elaborare in audio e video i processi mentali che occorrono in solitudine.
Io sono molto curioso di vederli all’opera. Per maggiori info www.senseofakasha.com .

Bolzano, luglio 2011 (risistemando i tasselli)

Da anni manco da Bolzano a cavallo tra giugno e luglio. Quest’anno lo stacco è stato totale: non ho toccato un computer per tre settimane (e non posseggo dispositivi mobili di ultima generazione)!!! Di conseguenza dal giorno del mio ritorno in città sto cercando di capire cosa è successo. Ho sentito che la Volxsfesta di Tandem è andata bene, ho appreso da un simpatico diario di viaggio (qui i link alle parti 1, 2, 3 del diario – clicca sui numeri) di Yomo su Franz del successo della trasferta dei Little White Bunny all’Italia Wave Festival a Lecce. Ed ho appreso che il 28 luglio a Bolzano suonano i Tre Allegri Ragazzi Morti, di cui vedete uno dei video qui sopra. Gran bella notizia, anche se legata da molti all’annosa discussione sugli spazi per la musica dal vivo a Bolzano. Io sono tra quelli che dice di sfruttare bene gli spazi che ci sono, prima di chiedere a gran voce un locale che sostituisca il Ku.Bo. Doveroso aggiungere che a chi fa musica dal vivo il comune di Bolzano sta facendo da anni la guerra – ma anche qui pare che si stia lavorando ad una soluzione: un recente incontro tra comune, Provincia e rappresentanti del movimento Freie Musica Musik Libera pare abbia gettato le basi per un dialogo. L’argomento degli spazi per la musica è annoso – ne parlavo qui – sono contento che ora, grazie all’impegno di FM/MLqualcosa si stia muovendo)
Detto questo: ben venga se a Bolzano si riuscisse a proporre una programmazione musicale permanente e di livello (il mio modello sono le sale dell’Ancienne Belgique di Bruxelles, all’avanguardia da 20 anni almeno, con tante sale adatte ad ospitare diversi tipi di gigs).

Cambiamo argomento. Apprendo che Mario Mattioli ha aperto un nuovo blog e che ha fatto tabula rasa con il passato: “non ci sono i miei vecchi post, perché il passato è passato ed è giunto il momento di guardare avanti. Fra qualche settimana inizieremo a parlare di ecosistemi educativi crossmediali.” In bocca al lupo! ti leggerò…
Grandi novità anche dal blog Crisantemi Galleggianti: Dario Ansaloni, la cui scrittura mi piace un sacco, si è avventurato in una traversata atlantica in barca a vela. E ne scrive sul suo blog (questi i link alle parti 1 e 2 del resoconto – clicca sui numeri) Da leggere!

Upload – votare la propria band preferita sul sito del quotidiano Alto Adige

Dopo anni di ascolto assiduo di demo, avevo perso l’abitudine a questa attività. Oggi mi ci sono ri-dedicato, anche se è stato più un gioco. Da qualche anno a questa parte il Servizio giovani della Provincia autonoma di Bolzano organizza Upload, un concorso-festival per gruppi emergenti da tutta Europa (questo il sito). Tra le molte selezioni ve ne è una riservata al voto del pubblico che, collegandosi al sito del quotidiano  Alto Adige può ascoltare dieci nuove proposte musicali e votarle. Alla fine del sondaggio, il brano che avrà ricevuto più clic si aggiudicherà il premio Upload-Alto Adige/Trentino on line e potrà esibirsi sul palco durante le serate finali del festival.
L’esercizio da fare è simpatico e senza pretese. Anzi penso proprio che il mio voto qui conti poco o niente, considerato che le band verranno votate dagli amici e dagli amici degli amici. Però l’idea è carina. Soprattutto se ci si impone di ascoltare integralmente (!) i dieci brani, di gruppi magari sentiti di nome, ma che non ho avuto, ancora, la possibilità ed il piacere di ascoltare dal vivo.

Alla fine del primo giro di ascolto, ho salvato 4 brani, anche se ancora non so a quale darò la mia preferenza.

Moscaburro: October’s rain
Moscaburro October\’s Rain

Ai primi giri di accordi di chitarra li avevo già mentalmente bocciati. Il brano si fa interessante quando entrano in supporto alla voce maschile, su linee melodiche diverse, le due voci femminili. Musica d’altri tempi. Molto affascinante…

Hill Street Blues Band: Let’s Stop to meet
Hill Street Blues Band let\’s stop to meet

Motivazione analoga per la Hill Street Blues Band. Due le voci in questione, una maschile ed una femminile, con la prima in supporto alla seconda. Il brano è molto piacevole e più strutturato rispetto al precedente. Ma ad affascinarmi sono le voci.

Neurotic Maze: Behind a wall of glass
Neurotic Maze behind a wall of glass

Genere totalmente diverso per il producer bolzanino Hannes Hofer che si presenta come Neurotic Maze. Elettronica sì, ma con un tocco che non saprei come definire. Proverei con interessante…

Kepsah: Oltre
Kepsah Oltre

Detto questo, spesso per imporsi in una competizione non basta essere bravi, ma proporre qualcosa di insolito, di forte. E decisamente forte è il brano proposto dei trentini Kepsah. Rullante a cadenza marziale, voce recitata, almeno nell’intro L’influenza dei Massimo Volume appare evidente, eppure il brano al primo ascolto prende ed anche il testo è tutto fuorché banale. Kepsah.

(I player sono collegati ai file mp3 pubblicati dal quotidiano.)

Per finire, il link con la pagina web del quotidiano Alto Adige su cui votare i vostri brani preferiti:

http://temi.repubblica.it/altoadige-sondaggio/?pollId=2626

Nuovo video su Stefan Lantschner


Stefan Lantschner, talentuoso bmx biker di Collepietra, è in rete con un nuovo video. Come già avvenuto in precedenza, un video molto smooth (morbido), come smooth è lo stile di Stefan, che ha il talento di far sembrare semplici le cose difficili. Gran bel lavoro il video, in linea con quelli precedenti a firma di Alberto Accettulli soprattutto per l’anima del video (ma potrei sbagliare). Ritengo che questo sia uno dei video ideali per questa Home di Edward Sharpeand the Magnetic Zeros (poi non stiamo ad analizzare se il testo c’entra con il nuovo video – dettagli 😉 )

P.S. (19 aprile) Il video è tratto da un video di quasi 30 minuti della Flybikes, di cui Stefan è testimonial. Il regista e cameraman è Lee Turner.

Record Store Day – un anacronismo. o forse no

Oggi 16 aprile, ricorre il Record Store Day, la giornata dei negozi di dischi, luoghi che rappresentano una sorta di luogo sacro nei ricordi di chiunque abbia una collezione di dischi in vinile. In ogni collezione di dischi che si rispetti, ci sono dei vinili con una propria storia, legata a negozietti nascosti, bancherelle, concerti.
Nel 2011 può sembrare anacronistico dedicare una giornata al negozio di musica. Ieri ho letto che tra i padrini dell’iniziativa ci sarebbero Paul McCartney, Ozzy Osbourne e Bruce Springsteen; quest’ultimo ha annunciato qualcosa come “Enterò in un negozio di dischi e ne acquisterò per cinquecento dollari. Sostengo da solo ciò che resta del music business”. Ecco, se la citazione è corretta (presa da questo articolo a firma di Roberto Calabrò), statevene a casa…

Per me il vinile continua ad avere una sua importanza, ma ritengo anche che sia una questione anagrafica. Dubito che ai nativi digitali gliene possa fregare qualcosa. Non ho una gran opinione dei cofanetti e delle special edition. Nel mio piccolo mi piace l’idea di aver resistito all’ipotesi di privarmi del mio modesto archivio e quando mi capita di entrare nel negozio giusto o di sfogliare i dischi nei cartoni delle banane di qualche bancarella al mercato delle pulci, spero di trovare qualche chicca

Se penso al vinile, penso ai negozi di dischi di Bruxelles, penso alla copertina di Endtroducing di DJ Shadow o a High Fidelity di Stephen Frears, tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby. Il negozio di dischi come luogo di scambio culturale, dove confrontarsi sulle novità, cose di questo tipo. Nel mio caso e quella di molti compagni di avventura, questo ruolo l’ha ricoperto Radio Tandem, ma questa è un’altra storia…

Il Capitale Sociale come risorsa del futuro

Venerdì scorso (25 febbraio) ho avuto la fortuna di assistere presso l’Università di Bolzano al convegno sul capitale sociale, organizzato dalla Fondazione Vital in collaborazione con Libera università di Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, Federazione per il Sociale e la Sanità, Camera di Commercio di Bolzano ed AFI/IPL (Istituto Promozione Lavoratori).

Per chi non c’era, per chi c’era e vuole approfondire alcuni aspetti, c’è la possibilità di ascoltare gran parte degli interventi sul podcast Alto Adige Cultura (ad oggi, 2 marzo, sono stati pubblicati 2 dei 4 file audio previsti).

Clicca qui per accedere al podcast (con link alle altre informazioni sul convegno).

Per la musica: MusicaInSalotto

Bolzano non è certo una città morta dal punto di vista musicale. Lo dice anche Nives Simonetti, storica ed ormai ex voce della radio rai locale, da anni nel comitato artistico del festival transart, e persona da sempre molto presente nella vita culturale bolzanina.

Apprendo del suo ultimo progetto da una sua mail, che ripropongo quasi integralmente:

L’ offerta della nostra città in campo musicale è sicuramente ampia e variegata, e i musicisti ospiti sono indubbiamente di grande fama e di alto livello.
Come di valore sono i musicisti che quotidianamente operano nelle Istituzioni Musicali cittadine.
Conoscere questi musicisti, ascoltarli in concerto, in un ambiente accogliente, fuori dall’ ufficialità dei saggi di fine anno o delle sale da concerto, potrebbe costituire occasione di vivo interesse per chi ama la musica. Così come potrebbe essere piacevole il dopo-concerto, scambiando idee in loro compagnia davanti a un drink o una tazza di caffè.
E’ l’idea, un po’ vecchiotta ma sempre valida, del salotto, la bella tradizione degli incontri in cui la musica diviene anche convivialità e momento di scambio d’idee: si può provare a farla rivivere, quell’atmosfera?
La formula potrebbe essere quella del concerto-con-presentazione, della durata di un’ora circa, in una bella Sala come quella del Palazzo Mercantile in via della Mostra; per il dopo-concerto, l’accogliente Ristorante Fink, in via della Mostra.Per la scelta dei musicisti, preziosa la disponibilità delle Istituzioni Musicali cittadine.
Per il corrente anno si potrebbero prevedere 6/8 concerti (a seconda delle adesioni e della disponibilità della Sala), uno o due dei quali in memoriam, per ricordare i docenti di musica degli anni passati, personalità importanti di cui, purtroppo, ben poche persone, oggi, hanno memoria.
La giornata ideale potrebbe essere il mercoledì, alle 18, un orario comodo per chi, magari, non ama uscire la sera, e per gli studenti.
L’idea della MusicaInSalotto non prevede la vendita di biglietti, manifesti, programmi etc.: il finanziamento può venire solo dall’interesse degli appassionati!
I contributi potrebbero essere così articolati: 50,00 € per il ciclo completo – 25,00€ per una parte del ciclo – 10,00 € per gli studenti.Data la formula “disinvolta” dei concerti, i bambini sono i benvenuti: sono il pubblico di domani!

Il progetto è ancora in una fase embrionale. Nives spera in un’adesione ad un primo incontro di confronto, mercoledì 23 febbraio alle 18 al ristorante Fink di via della Mostra. Ma se siete interessati, o pensate di andare all’incontro, la preghiera è di contattarla a questo indirizzo di posta elettronica.

kiasma.it il sito personale di Till Mola