Nel 2005 ebbi la fortuna di assistere ad un dibattito sul tema del diritto d’autore e la proprietà intellettuale in internet. Tra i relatori: Sergio Messina, musicista ed opinionista, e Marco Marandola, esperto di diritto d’autore e di licenze elettroniche, venuto a mancare giovanissimo (40) appena tre mesi più tardi . Doveva partecipare anche un rappresentante della SIAE, che però non si è fatto vedere.
Il dibattito mi piacque molto… dirò di più: fu quell’incontro ad indurmi a realizzare un blog ed un podcast tematici su kiasma.it, contribuendo a farmi approfondire la materia del diritto d’autore in internet – soprattutto con il ciclo di trasmissioni Fattore K(iasma), oltre a proporre (e propormi per) la realizzazione del podcast Alto Adige Cultura.
Non di diritto d’autore, ma di rischi in internet si parlerà venerdì prossimo al Centro Culturale Don Bosco di Bolzano. Il pretesto è la presentazione del libro Le reti nella Rete e vede presenti l’autore Michele Facci del volume, il sovrintendente regionale della Polizia di Stato Mauro Berti, responsabile tra le altre cose dell’ufficio indagini pedofilia e Aldo Gabbi, apprezzato dirigente scolastico trentino, componente del Comitato di valutazione per la qualità del sistema scolastico della scuola in lingua italiana dell’Alto Adige. Destinatari: soprattutto genitori, educatori, ma anche i ragazzi
Categoria: blogs
Ministro della kultura
Dopo che la Südtiroler Volkspartei era riuscita a mattere le mani sul Parco Nazionale dello Stelvio con l’astensione al voto che poteva sfiduciare il premier Berlusconi, si pensava di aver assistito al peggio; ieri i parlamentari della Stella Alpina si sono astenuti dal voto che poteva costare il posto al ministro della cultura (?) Bondi.
La notizia del giorno è però che Bondi si è impegnato a garantire la rimozione di alcuni bassorilievi di epoca fascista dalle facciate di alcuni edifici pubblici. Non intendo entrare nel merito del vergognoso spettacolo offerto ormai quotidianamente dalla politica italiana – però inserisco un link ad un bel post del blog La rotta per Itaca, che rappresenta bene il mio stato d’animo, né delle implicazioni politiche a livello locale.
Salvo forse quelle all’interno della destra locale. Ma ci pensate ai rappresentanti locali dei partiti al governo? Tutti lì ad aderire alla linea dettata dai vertici per poi apprendere (dopo il voto) che il loro ministro ha promesso all’SVP la rimozione di siboli che per molti rappresentano un simbolo dell’italianità in questa provincia (e non entro nemmeno qui nel merito che le opere da rimuovere su incarico del ministro alla cultura siano a tutti gli effetti da considerare d’arte). Beh, deve essere alquanto spiazzante…
WordPress vs. Aruba
Mamma mia, che spavento! Ho avuto la malaugurata idea di cliccare (lo so, non si fa – in teoria vige la norma del: se funziona lascia tutto così com’è) il tasto che mi proponeva l’upgrade di wordpress alla versione 3.0.4 per il mio blog fotografico del Passo di Lavazè. Risultato: internal server error – contattare il proprio webmaster, che poi sono sempre io. Meno male che c’è internet. Sfogliando i vari forum ho scoperto che
- a dare errore è la combinazione WordPress + Aruba (il mio provider).
- che l’accesso al dashboard è garantito (ma non era il mio caso),
ma soprattutto che - per risolvere il problema bisogna assegnare il valore 755 a tutte le cartelle e sottocartelle del blog.
Mi sono fidato (perso per perso) ed è andata bene 🙂
P.S. Dovrei aggiornare anche la versione di questo mio blog (fermo alla versione 2.6.5, ma ammetto di non essere poi tanto convinto)
Anno nuovo
Dopo diverse settimane di silenzio e non meno di 10 giorni di ferie (!!! 🙂 ) torno a farmi vivo su queste pagine. Da circa due mesi seguo regolarmente il blog di vespanda.com, il diario di un viaggio in vespa per le americhe. Il linguaggio di Ilario – il blogger – è vivo, riesce a farti vivere il suo viaggio! Un grande!
Sul fronte interno ho raccolto e continuo a raccogliere tutto il materiale possibilie sul Passo di Lavazè, a cui ho dedicato un blog prevalentemente fotografico (www.kiasma.it/lavaze – legato al dominio www.passolavaze.it).
Ne approfitto per chiedervi aiuto: sto cercando diverso materiale fotografico del passo di come era, soprattutto ad inizio ‘900, ma anche relativo ai concerti dei Suoni delle Dolomiti, a cui vorrei dedicare una sezione del blog. Mi bastano immagini con una larghezza di 950 pixel. Potete contattarmi commentando il presente blog o mandando una mail a kiasma[at]kiasma.it.
Anche il sito kiasma.it sta cambiando. Un po’ alla volta sto riorganizzando le gallerie fotografiche appoggiandomi non più a flickr, divenuto ormai piuttosto macchinoso, ma a Jalbum (.net) che ha una funzione che permette di ospitare le foto nel dominio personale, e le descrizioni e gli eventuali commenti sul server della piattaforma (ok, sul mio sito c’è un box con le “Ads” di Google, ma non è invasivo e mi consente di mantenere l’account gratuito).
Paypal e Mastercard contro Wikileaks
Qui la guerra informatica si fa senza quartiere. Già Paypal ha tra le commissioni più alte (non ci credete? provate a fare una donazione a Wikipedia e scoprirete che donando 1 €, al sito arrivano 62 centesimi -preso da qui), ma ora il sistema di pagamento online più pratico ed efficiente del web dichiara guerra a Wikileaks, il sito del giornalista australiano Julian Assange con il chiaro intento di limitare il più possibile le fonti di reddito del sito, reo della diffusione di materiale top secret che ha messo a dir poco in imbarazzo le diplomazie di mezzo mondo, accentuando il rischio di destabilizzazione.
Comunque la si pensi su Wikileaks, ritengo che la questione meriti un approfondimento. C’é chi, tra gli internauti, ha già chiuso il suo account paypal in segno di protesta. Eticamente la protesta non fa una grinza. Da considerare…
Aggiornamento del 21/12/2010. Intanto c’è chi si ingegna. Uno sviluppatore russo ha creato una app per iPhone ed iPad in grado di ricevere info da Wikileaks. L’app costava 1,99 $, di cui 1 andava direttamente al sito di Assange. Andava, in quanto la Apple ha bloccato l’applicazione e tace. La notizia è stata presa da SZ.
Strumenti per l’educazione del pubblico d’arte
Replico qui un articolo da me postato quest’oggi sul blog cultura di scripta manent, un progetto che nasce con l’intenzione di stimolare il dibattito intorno alle politiche culturali, prevalentemente della Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige.
La quarta delle cinque giornate del jazz (02/02/2006),
dedicata alla musica di Chet Baker. Durata: 2:21
Propongo qui un breve intervento in risposta alla discussione iniziata in un precedente post (questo). Concordo, compito dell’ente pubblico deve essere quello di fornire al cittadino le chiavi di lettura per meglio comprendere l’arte. Si tratta di una metodologia di presentare arte e cultura che la ripartizione cultura italiana (dove lavoro) ha fatto su più fronti. I ragionamenti, le strategie e alcuni passi operativi pregressi sono elencati qui (file pdf).
Per favorire l’accettazione della proposta sono stati invitati in qualità di esperti dei personaggi molto noti anche al grande pubblico: questi metodi sono stati utilizzati per presentare l’arte visiva ed il teatro, ma soprattutto la musica: l’opera lirica (Mito Opera – con Alberto Jona), la musica classica e quella elettronica (On & On con Luca De Gennaro, Madaski, Boosta, Fabio De Luca, Claudio Coccoluto, Sergio Messina), fino al jazz per un progetto che ha visto protagonista assoluto Paolo Fresu, come co-curatore e come musicista in occasione delle Cinque Giornate del Jazz). Di questo progetto esistono alcune registrazioni video integrali fantastiche (immagini prese dal videoserver della ripartizione Cultura italiana). E qui si potrebbe aprire un altro dibattito sul plusvalore dato dall’uso intelligente delle nuove tecnologie per la divulgazione della cultura (penso al fenomeno youtube, ma anche agli archivi pubblicati in internet dalle televisioni pubbliche: p.es. da BBC, WDR – ricordate i concerti Rockpalast?)
made in bz
Lo scrivevo già a fine luglio (qui): grazie al blog Franzmagazine torna ad essere presente nella blogsfera altoatesina una piattaforma di discussione culturale. Non è l’unica, ma è quella che seguo con maggior continuità (viva i feed, viva il web 2.0) è che – a pochi mesi dalla sua creazione, ha un valore di tutto rispetto (vedetelo come un gioco). Non mi piace tutto, ma ritengo alcuni post eccelsi. Segnalo a questo proposito un post sulla difficoltà di affermarsi nel giro musicale al di fuori dei confini della propria provincia. Una breve analisi realizzata chiamando in causa chi (e anche qui chi più e chi meno) ce l’ha fatta, almeno ad uscire dalla definizione “band locale”. Questo il link al post (si apre in una nuova finestra).
Naturalmente il discorso sarebbe più ampio, ma il fatto di aver costruito l’articolo chiamando in causa personaggi noti della scena locale mi è piaciuta molto. Complimenti!
Restiamo in ambiti di produztione musicale. Sul finire dell’estate mi ero ripromesso di ridare vita al podcast Fattore K (approfondimento su diritto d’autore nel web, arte contemporanea e musica) e avevo anche già individuato due dei possibili collaboratori. Mi sarebbe piaciuto realizzare una trasmissione con più interventi, ma alla fine, conscio dello sforzo da sostenere per un ciclo di almeno 10 trasmissioni, ho lasciato perdere. Non così l’amico Rivo che è da poco uscito con la prima puntata della quinta stagione di Indiebar. E alla trasmissione collabora, tra gli altri, anche Zig, ovvero colui che con Rivo volevo coinvolgere in Fattore K. La trasmissione è piacevole anche se i meccanismi devono essere ancora oliati. Pur di tornare on air (la trasmissione verrà trasmessa anche da Radio Tandem (Bolzano), i conduttori hanno realizzato tutto davanti ai loro pc o mac, ed alcuni devono ancora riappropriarsi della tecnica. Insomma un buon inizio. Aspetto con ansia le prossime uscite!
Settembre 2010
Settembre 2010. Con la riapertura delle scuole, riprende anche la vita normale, con i suoi ritmi serrati. Per quanto riguarda il presente sito, ci sarà una maggiore attività soprattutto del blog e del podcast, oltre ad un aggiornamento delle sezioni di archivio.
Sul fronte podcast sto pensando ad una seconda edizione di Fattore K, trasmissione di musica, cultura ed internet utilizzando esclusivamente musiche libere. L’ultima trasmissione, la n. 22, risale all’aprile del 2006 ed era condotta live negli studi di Radio Tandem (il bello della diretta) in compagnia di esperti nel loro settore: Denis Isaia, esperto di arte, soprattutto contemporanea e Bruno De Rivo – per gli amici semplicemente Rivo – appassionato di musica che in quella stagione radiofonica contribuì anche come esperto di tutela del diritto d’autore nel settore del design (questa la trasmissione – musiche di Wang. Inc).
Quest’anno dovrò rinunciare alla diretta per questione dei succitati ritmi serrati: non lo faccio volentieri, in quanto toglie ritmo alla trasmissione (inevitabilmente verrà a cadere anche la cadenza settimanale delle trasmissioni). D’altro canto c’è internet, che facilita lo scambio di idee e contenuti. Fate conto che ho una lista di artisti che ho contattato con la promessa di dar loro spazio all’interno del sito, senza dare seguito alla cosa (sic).
Il podcast, unito alle nuove tecnologie di massa e gli insegnamenti del maestro Tiziano Popoli, amico prima che insegnante di informatica musicale presso l’Istituto Musicale Vivaldi di Bolzano, potrebbe quindi riprendere. Questo post vale anche (!) come appello: se qualcuno vuole collaborare, anche solo per singole trasmissioni, lo prego di farsi avanti, anche solo commentando questo blog (la pubblicazione è soggetta a moderazione, per cui i commenti li vedo solo io).
wieder daheim
Dopo oltre un mese di pausa, torno a rianimare il presente blog. Sono rientrato a Bolzano da una settimana, e non posso fare a meno di notare quanto la città sia viva – culturalmente parlando – anche in questo periodo estivo. Sul fronte dei (molti!) concerti mi limito a segnalare il nuovo spazio di via Vintola 18 con la programmazione gestita dal solito (grande!) Vanja Zappetti, che registra crescenti presenze (ieri al concerto di Hugo Race, oltre 150 paganti). Una cosa ottima dato lo spessore delle sue proposte (Mark Templeton e Ghost to Falco, i headliner degli appuntamenti precedenti).
Grazie ad un invito su Facebook mi sono trovato a visitare la nuova mostra al bar Cafemaschin, allestita da Marco Ambrosi (aka 10/01), che tra le altre cose ha partecipato all’ultima edizione del festival d’arte (un)defined di Merano
Interessante anche il dibattito culturale sul web. A qualche mese dal suo lancio, il blog Franzmagazine, sta riuscendo nella sua scommessa di divenire IL blog di confronto culturale in Alto Adige. Da segnalare a questo riguardo la discussione innescata da un post sulla co-candidatura di Bolzano a capitale europea della cultura nel 2019.
In estate, si sa, solitamente non succede moltissimo, almeno per i residenti, per cui i presupposti sono senz’altro buoni.
33 1/3 SPOT – Intervista di Zeppelin (RAI-RADIODUE) a Vittorio Vic Albani e Till Antonio Mola
Una radio particolarissima – LA radio alternativa di Bolzano, aderente al circuito di Popolare network – e un’operazione discografica insolita. Probabilmente l’unica di questo tipo e con questo tipo di contributi audio (cratività pura, made in Tandem) mai realizzata in Italia. Merita!!!
Alla vigilia della presentazione al pubblico del cd antologico di spot (ma sarebbe più oppurtuno parlare di “sketches”) dell’emittente bolzanina Radio Tandem che festeggia così il proprio 33° anno, Paolo Mazzucato presenta il cd intervistando Vic Albani e Till Mola, rispettivamente direttore artistico e coordinartore (insieme a Marco Ambrosi) del progetto. L’album di spot è scaricabile gratuitamente dal sito di Radio Tandem nei formati mp3, AAC/m4a, ed immagine disco. Scaricabili anche i testri descrittivi e la copertina (ritagliabile e da incollare).
33 1/3 SPOT – online il cd antologico per i 33 anni di Radio Tandem
Estate 2007. Erano finiti i grandi festeggiamenti per i 30 anni della Radio ed io avevo la sensazione che mancasse un qualcosa. qualcosa di tangibile che ricordasse l’attività di Radio Tandem: una grande famiglia, capace di mobilitare forze per mettere in piedi una struttura, per organizzare feste ed eventi.
Ne parlavo con mio cugino, un mio quasi omonimo (Antonio Mola), un creativo di professione, che mi disse: che problema c’è? aspettate il 2010 e fate un vinile che chiamate “33 giri in Tandem”!
Geniale!!!
Beh, ora siamo nel 2010 ed il prodotto è tangibile. Liquido, nel senso che è scaricabile nei formati mp3, AAC, ed immagine disco pronta per la masterizzazione e fisico, considerato che potete scaricare anche la copertina e ritagliarla e poi incollarla, stampare l’immagine sul cd (printable) e possedere, con un po’ di pazienza, un prodotto unico.
Il progetto è stato realizzato insieme a Marco Ambrosi, amico con cui negli anni ho condiviso diverse esperienze musicali, coinvolgendo, specie nella fase finale, molti altri amici della radio. Un grazie particolare va a Vittorio Albani, membro fondatore della radio nonché anima del gruppo spottivo, che è stato il direttore artistico del progetto. Senza di lui il progetto non avrebbe avuto senso.
Che dire? siamo nella fase del sollievo dopo tanto lavoro! è tutto online. I download (gratuiti) sono avviati. Domenica, giornata di elezioni qui a Bolzano e provincia, presentiamo il lavoro, in occasione della prima colazione jazz dell’anno. I primi 50 che si presentano con la tessera elettorale timbrata, dimostrando di essere già stati a votare, riceveranno una copia del cd preassemblata.
Radio Tandem continua la propria strada con il sostegno dei suoi ascoltatori e amici. Se il cd vi piace, aiutate la Radio con un piccolo contributo, preferibilmente un ordine permanente (chessò 15 euro ogni tre mesi) o anche solo un piccolo contributo tramite Paypal)
Rinascimento in podcast
All’inizio della mi avventura di podcaster avevo sentito della possibilità di abbonarsi a servizi simil-podcast per scopi turistici. File audio in grado di sostituirsi alle visite guidate, penso all’audioguida di alcuni grandi monumenti nelle metropoli. Una volta appurato che il servizio era a pagamento, non avevo più approfondito.
Ritengo che lo strumento del podcast non si adatti alla perfezione allo scopo, specie se la visita è suddivisa su più files: o meglio, possono funzionare i files, ma non necessariamente il servizio podcast ad abbonamento, impostato in ordine cronologico. Ma l’idea in sè merita un approfondimento, specie per un ente pubblico, il cui scopo è quello di fornire delle chiavi di lettura per comprendere i prodotti culturali.
Spesso per vedere se le cose funzionano, bisogna provarle. E quindi eccomi qui ad annunciare che, in occasione di una delle prossime due mostre dedicate al Rinascimento (una a Bolzano ed una a Merano), è stato realizzato qualcosa di simile, sfruttando il formato del podcast. Ho recentemente caricato su Alto Adige Cultura, il servizio podcast della ripartizione cultura italiana della Provincia di Bolzano, per la quale lavoro, una sorta di audioguida alla mostra di Merano (ed io non sono che uno degli ingranaggi del progetto). Più che un servizio professionale, si tratta di un supporto essenziale alla visita, per chi è abituato a vivere con la tecnologia…
Clicca qui per accedere alla pagina del podcast approntata per l’iniziativa