La musica dentro # 4 (Radio Tandem, Bolzano) by Till Mola (A.K.A. Kiasma) on Mixcloud
Categoria: blogs
I Controfase inaugurano la mini-rassegna al Gate4 a Bolzano
Nuova rassegna musicale a partire da sabato prossimo 26 ottobre al Gate4, presso i locali della Reinisch in via Macello 9 a Bolzano. Il motore del tutto sono gli artisti Mike Fedrizzi (questo il suo sito) e Davide Ottoni (qui uno dei suoi blog) che per l’inaugurazione hanno deciso di puntare sulla performance dei Controfase, band che, nonostante le ottime recensioni, inspiegabilmente fatica a trovare date (e la cosa mi sorprende non poco) nel proprio territorio. Alla ricerca di spunti per descrivere la loro musica e l’approccio alla narrazione-denuncia di Pietro Frigato (voce), mi sono imbattuto in questa bella recensione di blogging nel parco (clicca il link), che rende perfettamente l’idea che anch’io mi sono fatto. I Controfase hanno da poco pubblicato un nuovo lavoro (Tutta roba risaputa, un ep ascoltabile sul loro sito)
La rassegna, ad ingresso libero, prosegue per altri due sabati con i concerti di Satelliti (il 2 novembre, poco prima del loro minitour inglese) e di Ma.Lab
PS. Un approfondimento sul progetto Gate4 è stato oggi pubblicato da Franzmagazine (clicca qui per accedere all’articolo)
WordPress aggiornato dalla 2.6.5 alla 3.5.1 (e ora incrocio le dita)
Da almeno due anni avevo problemi ad aggiornare il motore del blog. Poi, una settimana fa, mi è scappato il mouse sull’aggiornamento del php (impossibile tornare indietro), che ha cominciato a darmi errori su errori. Per fortuna esistono gli amici ben informati (grazie Max, grazie Dega!) e soprattutto i forum online.
Ho dovuto investire un po’ di tempo per capire di nuovo il funzionamento di wordpress. Oltretutto questa volta il supporto del mio provider (aruba.it) sembrerebbe essere stato al top (un db mysql 5.5. in omaggio per testare i blog), e quindi eccomi qui a fare i tentativi con l’apparentemente vecchio prodotto (la versione di chi legge) con l’interfaccia admin totalmente nuova.
Nelle mie ricerche ho scoperto che il motore opensource per il podcasting, Loudblog, è stato sviluppato. Ora c’è PodHawk, che oltre ai file audio, può gestire i video in flash. Quindi aspettatevi qualche novità anche sul fronte podcast, e chissà, pure sul fronte fotografico (al momento le gallerie sono un po’ sparse qua e là…).
Insegnare la musica ai bambini – il caso del Vivaldi (visto da un papà)
Come spesso mi accade ci sono notizie che metto a fuoco solo dopo un po’ di tempo. Ho bisogno di metabolizzarle. Poi, come in questo caso, bruciano…
Facciamo un passo indietro: con il recente passaggio dell’Istituto Musicale Vivaldi di Bolzano all’Intendenza scolastica mi aspettavo che qualcosa sarebbe cambiato. Sono uno dei tanti genitori che è riuscito ad iscrivere i propri bambini ai corsi propedeutici di avvicinamento alla musica offerti dall’Istituto. Si tratta di un percorso di circa cinque anni: “gioco musica movimento” per i bambini dell’asilo, “attenti, battenti, cantiamo” per i bambini di prima e seconda elementare e “suono x4” per i bambini di terza e quarta. I corsi sono portati avanti da alcuni insegnanti su impulso di Davide Brazzo; l’idea è di avvicinare i bambini in modo giocoso alla musica consentendo loro di poi scegliere più consapevolmente lo studio di uno strumento . A prescindere dalla loro scelta futura, il corso sviluppa una conoscenza di insieme su cosa sia la musica. Davide è un isegnante che negli anni ha saputo farsi apprezzare da centinaia di genitori per la dedizione con cui affronta il suo lavoro che esula dalla figura preconcetta dell’insegnante musicale: dal suo curriculum si evince una specializzazione nella didattica musicale per bambini (non lo dico io, sta scritto qui).
Ecco, ciò premesso, sono rimasto male, per usare un eufemismo, nell’apprendere che alcuni corsi di alfabetizzazione musicale offerti dal Vivaldi dall’anno prossimo non verranno più seguiti da Davide Brazzo, il quale dovrà insegnare nella scuola primaria. Verosimilmente non si tratta che di un primo passo, che potrebbe avere come conseguenza una modifica dell’offerta formativa rivolta ai bambini da parte dell’Istituto – pardon, della Area Istruzione e Formazione Musicale in lingua Italiana.
Comprendo le motivazioni che possono essere state alla base della scelta strategica di trasferire le competenze del Vivaldi all’interno della scuola, spesso deficitaria nella trasmissione della musica e delle altre discipline creative. Tuttavia la mia sensazione è manchi una progettualità strategica articolata. In questo momento non sembra che sia stata fatta nemmeno una analisi seria sui benefici e sui danni che una scelta di questa portata può portare. Dal tam-tam tra genitori si apprende che sono stati sospesi i saggi di fine anno previsti per diversi corsi. Penso all’analisi su benefici e danni e ritengo che la sospensione rientri nella categoria motivazioni (e non vado oltre).
In questo momento penso alla delusione di molti bambini nell’immediato. Ma la domanda è: come andrà avanti? Alla diminuzione dell’offerta formativa qualificata nei corsi pomeridiani dell’Istituto corrisponde una immediata e qualificata offerta a scuola? Come (sempre che) è stato inserita nei piani didattici l’offerta formativa per i bambini fino ai dieci anni? Gli interrogativi sono molti.
29/04/2013. Aggiornamento: i genitori degli allievi dei corsi di alfabetizzazione musicale hanno ricevuto rassicurazioni sia dal Davide Brazzo che dalla Sovrintendente Scolastica Minnei che il loro malessere è stato intercettato. In particolare la dott.ssa Minnei in una lettera, indirizzata a quanti hanno fatto presente la situazione, sottolinea che “il nuovo Dipartimento istruzione e formazione può mettere in sinergia anche in quest’ambito, le risorse e le competenze maturate con l’esperienza dell’Istituto Musicale Vivaldi. In questi mesi abbiamo cercato di ipotizzare migliori forme di collaborazione con le scuole, partendo proprio da quanto già operato. La riorganizzazione quindi dell’attività musicale è finalizzata semplicemente ad un’ottimizzazione per un sistema più equo, che possa raggiungere tutte le scuole della provincia, facendo dialogare le risorse umane a disposizione. Ecco perché sono state numerose le riunioni con i responsabili di settore dell’Intendenza e della nuova Area musicale, compreso il prof. Brazzo. C’è stata la massima disponibilità ad accogliere quelle che erano le linee di indirizzo dell’Istituto Musicale Vivaldi, nel massimo rispetto della sua autonomia e di know how sviluppato (i verbali di tali incontri lo testimoniano). Ritengo quindi che quanto riportato nella lettera ai genitori possa essere facilmente risolto, considerato che ci siamo immediatamente adoperati per avere un confronto in merito, ben prima che la questione finisse sul giornale.”
(post pubblicato anche sul portale salto.bz)
Quit the Doner – la rivincita del blog (brevissima riflessione)
Il fenomeno facebook, fa sì che molti blogger, me compreso, prediligano la comunicazione sui social network. Le opinioni delle persone che solitamente leggo, le trovo su facebook. Ma come tutti gli utenti noteranno, il social network creato da Zuckerberg ormai ci inonda di pubblicità.“Tutti gli utenti di Facebook producono dati, informazioni, intrattenimento che poi il sito utilizza come merce da rivendere agli inserzionisti o per mantenere gli utenti stessi collegati. Il tutto mentre nella pagina del log in del sito c’è scritto “È gratis e lo rimarrà per sempre”. (preso da qui).
La frase in corsivo citata, proviene dal blog Quit the Doner, uno dei pochi blogger in circolazione che osano approfondire i propri post (parliamo di almeno 10.000 battute), riuscendo a tenere alta l’attenzuione dei lettori. Conosco il blogger. Persona seria, ma sul blog si diverte a tirare stilettate e, credetemi, il ragazzo sa scrivere! Non affida i suoi talenti a facebook, ma giustamente li pubblica sul suo blog, affinché rimangano suoi. Qui non entro nel merito dei suoi post, ma vi invito ad abbonare i suoi feed…
Anche questa è innovazione, altroché…
Tutti dissero, non può funzionare, poi venne uno che non lo sapeva e l’ha fatto.
E’ passato febbraio senza che io abbia scritto un – dico un – post su questo blog. Temo che sia una delle poche volte in cui ho bucato un mese. Eppure cose da scrivere ce ne sono a iosa. Una su tutte: il primo marzo sarebbero duvute entrare in vigore le nuove e semplificate regole sulla privacy di google. Meno male che l’UE ha chiesto uno slittamento del termine per vederci più chiaro…
Oggi mi soffermerò su di un fenomeno web nato a Bolzano qualche settimana fa, quasi per gioco. Si tratta di un gruppo di scambio, nato su facebook: “Chi non ha delle cose che non usa in soffitta o in cantina? (…) In questo gruppo i soldi sono assolutamente vietati. Sono benvenuti i regali e i baratti. Sicuramente anche Voi avete qualcosa che non usate o cercate qualcosa ed in cambio siete disposti a dare qualcosa d’altro o magari, perchè no, Vi offrite a fare una torta o avete della marmellata o del miele fatto in casa che volete dare in scambio.”
Una idea semplice, ogni utente crea un documento di quel che cerca e di quel che darebbe in cambio: il tutto molto locale, nel senso che il fattore vicinanza degli iscritti è fondamentale. Pensate che in poche settimane il gruppo ha superato quota 700 membri totalizzando già qualcosa come 100 scambi.
La cosa sorprendente è data dal fatto che in facebook le pagine personali e le pagine fan stanno prendendo il sopravvento sulle pagine dei gruppi. Molti gruppi sono chiusi (o almeno poco aperti); ma qui il fenomeno è opposto ed in continua crescita, tanto che le persone che lo hanno attivato, hanno già registrato il dominio letschange.eu e stanno lavorando ad un portale dello scambio.
Personalmente sono entrato presto nell’ottica del gruppo (e con me centiania di altri conterranei), concludendo già numerosi scambi (in questi tempi di crisi, non poco) e lo ritengo una delle più elettrizzanti novità di questo 2012. Finora sono sempre stato dell’idea che innovazione dovesse per forza avere a che fare con tecnologia. Qui la tecnologia c’è, ma la vera innovazione è la scoperta del proverbiale uovo di Colombo.
Angelo Monne di Dorgali espone ad Ora
Scoprii casualmente i lavori di Angelo Monne, seguendo un commento al blog 10/01 dell’amico Marco Ambrosi. Fu così che ho conosciuto molti lavori degli ex studenti dell’ISIA, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, di Urbino (Marco e Angelo sono stati la mia chiave di accesso). Si tratta sostanzialmente di compagni di corsi che si tengono in contatto e che, grazie ad internet, condividono parte dei loro lavori.
La tecnica di Angelo – i disegni sembrano scavati – i colori utilizzati e le atmosfere evocate mi hanno subito colpito, toccando corde molto profonde. Quest’estate ho avuto modo di incontrarlo a Dorgali (NU), il suo paese. Nelle poche ore passate insieme penso di aver compreso il suo profondo amore per la Sardegna, per la sua natura, per le montagne e per il mare.
Con i suoi disegni scritti, quasi delle strisce a fumetto, racconta storie ambientate nella sua terra, di cui è profondo conoscitore, compresa la storia ed i miti. Da esse traspare anche il suo animo ecologista ed il suo j’accuse nei confronti di chi questa sua terra la sta trasformando in nome del turismo. Sono storie di vita di paese. A guardarle e leggerle si respira aria di provincia italiana e i personaggi fanno pensare immediatamente alle maschere tradizionali sarde, metà uomini metà animali. Un mondo fantastico che si mescola col mondo reale e con i problemi reali (preso da qui).
Angelo è un personaggio, come dire, duro e puro. E modesto. Uno che va dritto per la sua strada. E che comunque con il suo lavoro di illustratore riesce a campare, quindi onore al merito.
Ora, Marco Ambrosi è riuscito ad organizzargli la mostra all’interno del bar dell’attivissimo ritrovo Arci Aur-Ora (di fronte alla stazione di Ora) – dall’8 al 21 ottobre (apertura dalle 7 alle 24).
L’inaugurazione è il venerdì 7 ottobre alle ore 19.30, e sarà presente anche Angelo. In questa occasione si potrà acquistare, per 10 euro, anche il libretto “E’ successa una cosa” che, come sottolinea lo stesso Angelo, “è un affare: formato A4, stampato su carta betulla lussuosa, che contiene un’invettiva molto scurrile e c’è pure la mia bella faccia.”
Il libretto in caso è disponibile in forma elettronica qui.
P.S. dimenticavo: Angelo Monne ha un fantastico blog
P.P.S. (13 ottobre 2011)- Qui l’intervista rilasciata da Angelo Monne alla Rai di Bolzano – inserita in una trasmissione del mio podcast
I Sense of Akasha tornano finalmente con un nuovo album
Dopo il successo di Make me Real, avevo indirettamente apprezzato i Sense of Akasha in occasione della mostra interregionale Labirinto::Libertà al forte di Fortezza nel 2009, quando prestarono la loro musica all’installazione Ariadne’s asteroid centrifuge di Julia Bornefeld (questo il video).
Ora i Sense of Akasha tornano a far parlare di sè con Splendid Isolation, il nuovo album che verrà presentato al forte di Fortezza il 10 settembre prossimo, durante lo svolgimento della mostra Figur/a, in cui sono esposte anche opere della Bornefeld (coincidenza?). Il lavoro si ispira da un lato a Gustav Mahler che con l’espressione “Splendid Isolation”era solito descrivere il suo modo di vivere in perfetta solitudine, dall’altro ha un legame forte con il forte abbandonato di Fortezza, un luogo costruito per una guerra che non è mai arrivata – un tema scelto per il forte già in occasione della biennale di arte contemporanea Manifesta7 (2008).
Ecco, il concerto del 10 settembre sarà in realtà una performance multimediale in quanto la band di Brunico ha coinvolto gli artisti Giancarlo Lamonaca (visual), Gustav Willeit (video, fotografia) e Marco Masante (fotografia) per aiutarli ad elaborare in audio e video i processi mentali che occorrono in solitudine.
Io sono molto curioso di vederli all’opera. Per maggiori info www.senseofakasha.com .
Bolzano, luglio 2011 (risistemando i tasselli)
Da anni manco da Bolzano a cavallo tra giugno e luglio. Quest’anno lo stacco è stato totale: non ho toccato un computer per tre settimane (e non posseggo dispositivi mobili di ultima generazione)!!! Di conseguenza dal giorno del mio ritorno in città sto cercando di capire cosa è successo. Ho sentito che la Volxsfesta di Tandem è andata bene, ho appreso da un simpatico diario di viaggio (qui i link alle parti 1, 2, 3 del diario – clicca sui numeri) di Yomo su Franz del successo della trasferta dei Little White Bunny all’Italia Wave Festival a Lecce. Ed ho appreso che il 28 luglio a Bolzano suonano i Tre Allegri Ragazzi Morti, di cui vedete uno dei video qui sopra. Gran bella notizia, anche se legata da molti all’annosa discussione sugli spazi per la musica dal vivo a Bolzano. Io sono tra quelli che dice di sfruttare bene gli spazi che ci sono, prima di chiedere a gran voce un locale che sostituisca il Ku.Bo. Doveroso aggiungere che a chi fa musica dal vivo il comune di Bolzano sta facendo da anni la guerra – ma anche qui pare che si stia lavorando ad una soluzione: un recente incontro tra comune, Provincia e rappresentanti del movimento Freie Musica Musik Libera pare abbia gettato le basi per un dialogo. L’argomento degli spazi per la musica è annoso – ne parlavo qui – sono contento che ora, grazie all’impegno di FM/MLqualcosa si stia muovendo)
Detto questo: ben venga se a Bolzano si riuscisse a proporre una programmazione musicale permanente e di livello (il mio modello sono le sale dell’Ancienne Belgique di Bruxelles, all’avanguardia da 20 anni almeno, con tante sale adatte ad ospitare diversi tipi di gigs).
Cambiamo argomento. Apprendo che Mario Mattioli ha aperto un nuovo blog e che ha fatto tabula rasa con il passato: “non ci sono i miei vecchi post, perché il passato è passato ed è giunto il momento di guardare avanti. Fra qualche settimana inizieremo a parlare di ecosistemi educativi crossmediali.” In bocca al lupo! ti leggerò…
Grandi novità anche dal blog Crisantemi Galleggianti: Dario Ansaloni, la cui scrittura mi piace un sacco, si è avventurato in una traversata atlantica in barca a vela. E ne scrive sul suo blog (questi i link alle parti 1 e 2 del resoconto – clicca sui numeri) Da leggere!
Nuovo video su Stefan Lantschner
Stefan Lantschner, talentuoso bmx biker di Collepietra, è in rete con un nuovo video. Come già avvenuto in precedenza, un video molto smooth (morbido), come smooth è lo stile di Stefan, che ha il talento di far sembrare semplici le cose difficili. Gran bel lavoro il video, in linea con quelli precedenti a firma di Alberto Accettulli soprattutto per l’anima del video (ma potrei sbagliare). Ritengo che questo sia uno dei video ideali per questa Home di Edward Sharpeand the Magnetic Zeros (poi non stiamo ad analizzare se il testo c’entra con il nuovo video – dettagli 😉 )
P.S. (19 aprile) Il video è tratto da un video di quasi 30 minuti della Flybikes, di cui Stefan è testimonial. Il regista e cameraman è Lee Turner.
Lutto
Il rapimento e l‘assassinio di Vittorio Arrigoni è sconvolgente e per molti versi mi ricorda la tragedia di Enzo Baldoni. Tuttavia le loro storie sono molto distanti. Oggi come nel 2004, scopro dalle tracce in internet chi fosse Arrigoni. Magra consolazione: il suo assassinio contribuisce a far parlare del dramma che si consuma nella striscia di Gaza. A parlarci di questo è sempre Vittorio, con la sua umanità e con il suo impegno quotidiano, regolarmente affidato alla Rete.
2009 – Intervista a Vittorio Arrigoni (prima parte)
Intervista (seconda parte)
Blog fotografico sul Passo Lavazè
Il blog fotografico sul Passo Lavazè procede. Ad oggi ho immesso 18 post e almeno altrettanti sono in attesa di pubblicazione. La fase di avvio può pertanto ritenersi conclusa, anche se a mancare sono soprattutto le informazioni storiche. La linea del blog è quella di documentare l’evoluzione di una delle più gettonate mete di gite del Trentino Alto Adige. Ma mancano ancora molte informazioni, non ultime le datazioni esatte delle immagini. Un aiuto uin questo senso sono le cartoline, soprattutto quelle viaggiate, che consentono di affermare con certezza almeno alcune date. Ma il blog resta un work in progress ed ogni aiuto è ben accetto. Per questo motivo ho deciso di aprire il blog ai commenti (seppur con la moderazione degli stessi). Contemporaneamente aumenterò la presenza delle novità sul blog fotografico sui social media (in caso: questa la pagina del Passo Lavazè che ho creato su Facebook, seguile anche su Twitter).