wieder daheim

Dopo oltre un mese di pausa, torno a rianimare il presente blog. Sono rientrato a Bolzano da una settimana, e non posso fare a meno di notare quanto la città sia viva – culturalmente parlando – anche in questo periodo estivo. Sul fronte dei (molti!) concerti mi limito a segnalare il nuovo spazio di via Vintola 18 con la programmazione gestita dal solito (grande!) Vanja Zappetti, che registra crescenti presenze (ieri al concerto di Hugo Race, oltre 150 paganti). Una cosa ottima dato lo spessore delle sue proposte (Mark Templeton e Ghost to Falco, i headliner degli appuntamenti precedenti).

Grazie ad un invito su Facebook mi sono trovato a visitare la nuova mostra al bar Cafemaschin, allestita da Marco Ambrosi (aka 10/01), che tra le altre cose ha partecipato all’ultima edizione del festival d’arte (un)defined di Merano

Interessante anche il dibattito culturale sul web. A qualche mese dal suo lancio, il blog Franzmagazine, sta riuscendo nella sua scommessa di divenire IL blog di confronto culturale in Alto Adige. Da segnalare a questo riguardo la discussione innescata da un post sulla co-candidatura di Bolzano a capitale europea della cultura nel 2019.

In estate, si sa, solitamente non succede moltissimo, almeno per i residenti, per cui i presupposti sono senz’altro buoni.

33 1/3 SPOT – Intervista di Zeppelin (RAI-RADIODUE) a Vittorio Vic Albani e Till Antonio Mola

Una radio particolarissima – LA radio alternativa di Bolzano, aderente al circuito di Popolare network – e un’operazione discografica insolita. Probabilmente l’unica di questo tipo e con questo tipo di contributi audio (cratività pura, made in Tandem) mai realizzata in Italia. Merita!!!

Alla vigilia della presentazione al pubblico del cd antologico di spot (ma sarebbe più oppurtuno parlare di “sketches”) dell’emittente bolzanina Radio Tandem che festeggia così il proprio 33° anno, Paolo Mazzucato presenta il cd intervistando Vic Albani e Till Mola, rispettivamente direttore artistico e coordinartore (insieme a Marco Ambrosi) del progetto. L’album di spot è scaricabile gratuitamente dal sito di Radio Tandem nei formati mp3, AAC/m4a, ed immagine disco. Scaricabili anche i testri descrittivi e la copertina (ritagliabile e da incollare).

33 1/3 SPOT – online il cd antologico per i 33 anni di Radio Tandem

33 1/3 SPOT   -   Radio Tandem 1977 - 2010
33 1/3 SPOT - Radio Tandem 1977 - 2010

Estate 2007. Erano finiti i grandi festeggiamenti per i 30 anni della Radio ed io avevo la sensazione che mancasse un qualcosa. qualcosa di tangibile che ricordasse l’attività di Radio Tandem: una grande famiglia, capace di mobilitare forze per mettere in piedi una struttura, per organizzare feste ed eventi.
Ne parlavo con mio cugino, un mio quasi omonimo (Antonio Mola), un creativo di professione, che mi disse: che problema c’è? aspettate il 2010 e fate un vinile che chiamate “33 giri in Tandem”!
Geniale!!!
Beh, ora siamo nel 2010 ed il prodotto è tangibile. Liquido, nel senso che è scaricabile nei formati mp3, AAC, ed immagine disco pronta per la masterizzazione e fisico, considerato che potete scaricare anche la copertina e ritagliarla e poi incollarla, stampare l’immagine sul cd (printable) e possedere, con un po’ di pazienza, un prodotto unico.
Il progetto è stato realizzato insieme a Marco Ambrosi, amico con cui negli anni ho condiviso diverse esperienze musicali, coinvolgendo, specie nella fase finale, molti altri amici della radio. Un grazie particolare va a Vittorio Albani, membro fondatore della radio nonché anima del gruppo spottivo, che è stato il direttore artistico del progetto. Senza di lui il progetto non avrebbe avuto senso.
Che dire? siamo nella fase del sollievo dopo tanto lavoro! è tutto online. I download (gratuiti) sono avviati. Domenica, giornata di elezioni qui a Bolzano e provincia, presentiamo il lavoro, in occasione della prima colazione jazz dell’anno. I primi 50 che si presentano con la tessera elettorale timbrata, dimostrando di essere già stati a votare, riceveranno una copia del cd preassemblata.

Radio Tandem continua la propria strada con il sostegno dei suoi ascoltatori e amici. Se il cd vi piace, aiutate la Radio con un piccolo contributo, preferibilmente un ordine permanente (chessò 15 euro ogni tre mesi) o anche solo un piccolo contributo tramite Paypal)

PEC Day – prime impressioni

Ieri è partita la campagna per dotare i cittadini italiani di una casella di posta elettronica certificata (PEC). Il servizio di PEC serve per inviare gratuitamente e via mail comunicazioni alla pubblica amministrazione con lo stesso valore legale di una raccomandata.

Sono tra gli scettici, considerato che la PEC è una invenzione tutta italiana, con validità solo in Italia. Ma considerato che a caval donato non si guarda in bocca, ieri ho deciso di approfittare del servizio! Risultato: server sovraccarico, e tentativo di inserimento dei dati per almeno una dozzina di volte, salvo poi apprendere che il mio codice fiscale figura già nel database. Ne deduco che almeno un tentativo sia andato a buon fine. Resta da capire se riceverò prima una email di conferma (la possibilità di ricevere una notifica sull’indirizzo e-mail tradizionale è una delle opzioni) oppure se io debba andare in posta, dove verificheranno l’esistenza del mio codice fiscale nel database e mi daranno le chiavi della PEC. Wer’s glaubt wird selig (ted: chi ci crede è un santo) – ma non è detto. Vi terrò informati.

Poi sará da verificare il lato pratico: siamo sicuri che le amministrazioni siano preparate a gestire la PEC?

P.S. (28/04/10). da non credere:

Gentile XXX,
La ringraziamo per essersi registrato al servizio di Postacertificat@.
La sua userid per accedere al sistema e’ XXX@postacertificata.gov.it ed il Codice cliente a lei assegnato e’ XXX.
Puo’ accedere al portale utilizzando la userid ricevuta e la password che ha inserito in fase di registrazione per visualizzare i suoi dati di registrazione.
La attendiamo per completare l’attivazione del servizio presso gli uffici postali abilitati a lei piu’ comodi che puo’ cercare sul portale www.postacertificata.gov.it.
Cordiali Saluti,
Servizio Postacertificat@

Le cinque giornate del jazz – online i video di Paolo Fresu su Chet Baker e sugli strumentisti contemporanei

Da alcuni anni la Ripartizione Cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano gestisce un proprio archivio video che documenta la attività di promozione culturale e alle manifestazioni realizzate dai suoi uffici. La funzione del servizio è purmante documentale. Per questo motivo i video – in formato flv e spesso molto lunghi – vengono proposti con una risoluzione video essenziale di 320 x 240 pixel.

Di seguito due dei video più attesi, online da qualche giorno. Si tratta degli ultimi due appuntamenti de “Le cinque giornate del jazz”, rassegna di lezioni – concerto curate nell’inverno 2005/2006 da Paolo Fresu presso la sala dei concerti del Conservatorio di Bolzano. Per maggiori informazioni: http://www.provincia.bz.it/5

Le cinque giornate del jazz – quarta giornata (su Chet Baker)

Le cinque giornate del jazz – quinta giornata (sull’attualità – Marsalis, Douglas. con intervento telefonico di Enrico Rava)

A pi greco mezzi (reprise)

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Guido Scorza, è docente di diritto delle nuove tecnologie presso diverse Università, dal suo blog (GBLOG) porta avanti da anni una campagna di informazione sulle furbate legate alla fantomatica tutela del diritto d’autore. L’ultima in ordine di tempo è una sua analisi – pubblicata sul portale di informazione Punto Informatico – di come SCF, il consorzio dei fonografici, stia tentando di fare cassa tramite lettere/fatture ai commercianti, colpevoli di avere ascoltato la radio all’interno del loro negozio – pur avendo da sempre pagato i diritti SIAE. Scorza nella sua analisi mette in evidenza la scarsa trasparenza di tutta l’operazione e mette in guardia dal facile ragionamento del pago e mi tolgo il pensiero.

Clicca qui per leggere l’articolo di Scorza su Punto Informatico.

Rinascimento in podcast

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All’inizio della mi avventura di podcaster avevo sentito della possibilità di abbonarsi a servizi simil-podcast per scopi turistici. File audio in grado di sostituirsi alle visite guidate, penso all’audioguida di alcuni grandi monumenti nelle metropoli. Una volta appurato che il servizio era a pagamento, non avevo più approfondito.

Ritengo che lo strumento del podcast non si adatti alla perfezione allo scopo, specie se la visita è suddivisa su più files: o meglio, possono funzionare i files, ma non necessariamente il servizio podcast ad abbonamento, impostato  in ordine cronologico. Ma l’idea in sè merita un approfondimento, specie per un ente pubblico, il cui scopo è quello di fornire delle chiavi di lettura per comprendere i prodotti culturali.

Spesso per vedere se le cose funzionano, bisogna provarle. E quindi eccomi qui ad annunciare che, in occasione di una delle prossime due mostre dedicate al Rinascimento (una a Bolzano ed una a Merano), è stato realizzato qualcosa di simile, sfruttando il formato del podcast. Ho recentemente caricato su Alto Adige Cultura, il servizio podcast della ripartizione cultura italiana della Provincia di Bolzano, per la quale lavoro, una sorta di audioguida alla mostra di Merano (ed io non sono che uno degli ingranaggi del progetto). Più che un servizio professionale, si tratta di un supporto essenziale alla visita, per chi è abituato a vivere con la tecnologia…

Clicca qui per accedere alla pagina del podcast approntata per l’iniziativa

A pi greco mezzi

In materia di tutela del diritto d’autore in questi primi giorni del 2010 assistiamo ad alcuni segnali a dir poco preoccupanti. Purtroppo gli italiani sono abituati alle brutte notizie. Si impreca e le si registra in un qualche anfratto della mente sperando che qualcuno abbia la forza di combattere l’ennesima battaglia.
Il nuovo decreto firmato dal ministro per il beni culturali (Decreto Bondi) inasprisce il prelievo per compensare i mancati guadagni causati dalla pirateria, estendendo a tutte le unità di memorizzazione la tassa.
In soldoni significa che l’equo compenso per una confezione di 20 cdr ammonta a 5,87 €, per una chiavetta usb da 4 GB a 0,36, per un hard disk da 1 TB a 10 Euro, per un iPod da 160 GB a 16,10 Euro, per un telefonino multimediale 0,90 Euro, ecc. (notizia presa da qui, troverete una tabella con diversi equi compensi).

A metà gennaio la SIAE in un comunicato prende posizione sul decreto giustificando i balzelli. Una frase su tutte: “il compenso per copia privata non è una tassa. E’ invece, un compenso che va a soggetti privati, destinato a risarcire, sia pure in maniera parziale, i creatori delle opere dell’ingegno e gli altri aventi diritto dal danno provocato loro dal mancato acquisto dei supporti originali contenenti brani musicali, film, opere delle arti visive, ecc.”
Pressoché immediata la replica dell’associazione dei consumatori Altroconsumo,che rileva che l’estensione dell’equo comenso “a tutti i dispositivi elettronici dotati di memoria lo ha reso ancora più iniquo (specie dove il diritto alla copia sia già previsto e remunerato da licenze) e poco trasparente: la stessa redistribuzione delle somme provenienti dall’equo compenso, infatti, avviene sulla base di meccanismi poco accessibili e buona parte del denaro viene assorbito dai costi strutturali e amministrativi della stessa Siae.”

Il 9 febbraio Altroconsumo pubblica sul proprio sito un comunicato stampa in cui – tra le altre cose denuncia: “Con il decreto Bondi sull’equo compenso è stato esteso il prelievo da parte della SIAE di una quota di prezzo destinato a remunerare gli autori per la copia privata (prima previsto solo su CD, DVD vergini e masterizzatori) a tutti i dispositivi dotati di memoria, come telefoni cellulari, decoder, console di videogiochi. Secondo Altroconsumo si tratta di una tassa iniqua, in concreto aiuti di Stato alla SIAE e all’industria dell’audiovisivo, con abuso di posizione dominante. E un’interferenza illegittima con il funzionamento del mercato interno UE.” Si tratta di un estratto di un ricorso all’Unione Europea per il decreto sopra citato.

Che la situazione stia precipitando, lo si apprende dal blog dell’avvocato Guido Scorza, GBLOG (lo definirei un osservatorio delle furbate pubbliche in materia di diritto d’autore) che in un post al fulmicotone si scaglia contro otto sigle di enti beneficiari del decreto Bondi (AIDAC, ANEM, FEM, GCI , L’ASSOCIAZIONE, MAP, SNAC, UNEMIA), autrici di un comunicato stampa – a detta di Scorza – pubblicate sul sito della SIAE (non ne ho trovato traccia) che si scagliano – pur senza citarla – contro Altroconsumo. Ebbene Scorza risponde punto su punto al tentativo di legittimazione di una tassa iniqua, l’ammontare delle cui entrate non andrà agli autori, quanto ai beneficiari di uno degli ultimi monopoli rimasti in Italia. Scorza riprende grossomodo le posizioni di altroconsumo, cambia il tono.

Il decreto ed il dibattito che ne consegue ruota tutto intorno alla definizione di copia privata. Qualche anno fa intervistai a riguardo Sergio Messina, musicista ed opinionista, considerato uno dei padri del movimento no-copyright in Italia, con cui ho chiacchierato di copia personale privata, di reti P2P e di SIAE. Insomma, vi consiglio un po’ di fondamentali. Questa la mia intervista telefonica (realizzata in diretta telefonica per Radio Tandem) a Messina.

Da non dimenticare in questo contesto il convegno su copyright e copyleft organizzato dalla Ripartizione Cultura italiana (per cui lavoro) nel 2005, con interventi di Sergio Messina e Marco Marandola, allora considerato uno dei massimi esperti in materia di diritto d’autore in Italia, prematuramente scomparso pochi mesi dopo, da ascoltare assolutamente (clicca qui)!

Finale col botto

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(Peggy Germs live @ Baracca e burattini)
Il Caffé del Teatro (Cristallo, a Bolzano), chiude. O almeno chiude la gestione di Romina Berni, quella che nonostante le limitazioni di orario per mesi ha proposto ottima musica dal vivo. E tutto questo adeguandosi ripetutamente alle continue limitazioni imposte dal Comune di Bolzano. Ma ci vuole tenacia e considerato il mancato appoggio delle varie istituzioni – Teatro Cristallo escluso, naturalmente – capisco la scelta, ma che tristezza…
Ho appreso della chiusura tramite facebook: Romina ha organizzato una grande festa di chiusura “Baracca e burattini” con esibizioni dal vivo di alcune band, tra cui gli Eugenie (che ho ripreso ad ascoltare con una discreta frequenza) ed i Peggy Germs (evoluzione dei Blue Men), presente sempre su facebook con un video (sopra vedete un fermo immagine dello stesso), registrato in occasione della festa, in cui eseguono una bella cover di Sex Beat (Gun Club). Io non c’ero. Ma da quel che sento e leggo, mi devo essere perso una gran bella serata.

Buon anno a tutt*!!!

The Plastic Age (Rimusicazioni Festival 2009)

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E’ strano: il  Festival Rimusicazioni è arrivato alla sua decima edizione ed io non sono mai (!!!) riuscito ad andare ad una serata (scandaloso). La situazione è cambiata da quando ho conosciouto di persona Tiziano Popoli, lavorandoci insieme (p.es. per il progetto Opera n. 3), ma anche in qualità di studente al suo corso di informatica musicale presso l’Istituto Musicale Vivaldi.

Ebbene devo a Tiziano la mia prima visita al festival (ieri, 16 dicembre), di cui peraltro è il direttore artistico: benché attirato al Circolo Masetti di Bolzano con un pretesto, ho avuto la fortuna di assistere alla rimusicazione dal vivo del film muto “The Plastic Age” del regista Wesley Ruggles con la partecipazione di una fantastica Clara Bow, a cura di Paolo Archetti (chitarrista , noto per la sua militanza negli YoYo Mundi), Emilio Galante (flauti, elettronica) e dello stesso Tiziano Popoli (tastiere, laptop).

La rimusicazione mi è piaciuta moltissimo, soprattutto perché mi sono riscoperto a seguire con attenzione la trama del film, segno che la musica lo ha descritto molto bene. Obiettivo raggiunto.

The Great British Synth Documentary


A novembre la BBC ha dedicato uno speciale alla storia della musica elettronica (dei sintetizzatori) inglese. Un documentario fantastico, da condividere! Questo il link della playlist di youtube, che permette di visualizzare in serie i dieci filmati in serie (youtube non permette di caricare video più lunghi di 10 minuti).
In Italia purtroppo non siamo così avanti, ma per fortuna c’è la rete!!!

kiasma.it il sito personale di Till Mola