Lutto

Il rapimento e l‘assassinio di Vittorio Arrigoni è sconvolgente e per molti versi mi ricorda la tragedia di Enzo Baldoni. Tuttavia le loro storie sono molto distanti. Oggi come nel 2004, scopro dalle tracce in internet chi fosse Arrigoni. Magra consolazione: il suo assassinio contribuisce a far parlare del dramma che si consuma nella striscia di Gaza. A parlarci di questo è sempre Vittorio, con la sua umanità e con il suo impegno quotidiano, regolarmente affidato alla Rete.

2009 – Intervista a Vittorio Arrigoni (prima parte)

Intervista (seconda parte)

Il Capitale Sociale come risorsa del futuro

Venerdì scorso (25 febbraio) ho avuto la fortuna di assistere presso l’Università di Bolzano al convegno sul capitale sociale, organizzato dalla Fondazione Vital in collaborazione con Libera università di Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, Federazione per il Sociale e la Sanità, Camera di Commercio di Bolzano ed AFI/IPL (Istituto Promozione Lavoratori).

Per chi non c’era, per chi c’era e vuole approfondire alcuni aspetti, c’è la possibilità di ascoltare gran parte degli interventi sul podcast Alto Adige Cultura (ad oggi, 2 marzo, sono stati pubblicati 2 dei 4 file audio previsti).

Clicca qui per accedere al podcast (con link alle altre informazioni sul convegno).

Blog fotografico sul Passo Lavazè

Il blog fotografico sul Passo Lavazè procede. Ad oggi ho immesso 18 post e almeno altrettanti sono in attesa di pubblicazione. La fase di avvio può pertanto ritenersi conclusa, anche se a mancare sono soprattutto le informazioni storiche. La linea del blog è quella di documentare l’evoluzione di una delle più gettonate mete di gite del Trentino Alto Adige. Ma mancano ancora molte informazioni, non ultime le datazioni esatte delle immagini. Un aiuto uin questo senso sono le cartoline, soprattutto quelle viaggiate, che consentono di affermare con certezza almeno alcune date. Ma il blog resta un work in progress ed ogni aiuto è ben accetto. Per questo motivo ho deciso di aprire il blog ai commenti (seppur con la moderazione degli stessi). Contemporaneamente aumenterò la presenza delle novità sul blog fotografico sui social media (in caso: questa la pagina del Passo Lavazè che ho creato su Facebook, seguile anche su Twitter).

Per la musica: MusicaInSalotto

Bolzano non è certo una città morta dal punto di vista musicale. Lo dice anche Nives Simonetti, storica ed ormai ex voce della radio rai locale, da anni nel comitato artistico del festival transart, e persona da sempre molto presente nella vita culturale bolzanina.

Apprendo del suo ultimo progetto da una sua mail, che ripropongo quasi integralmente:

L’ offerta della nostra città in campo musicale è sicuramente ampia e variegata, e i musicisti ospiti sono indubbiamente di grande fama e di alto livello.
Come di valore sono i musicisti che quotidianamente operano nelle Istituzioni Musicali cittadine.
Conoscere questi musicisti, ascoltarli in concerto, in un ambiente accogliente, fuori dall’ ufficialità dei saggi di fine anno o delle sale da concerto, potrebbe costituire occasione di vivo interesse per chi ama la musica. Così come potrebbe essere piacevole il dopo-concerto, scambiando idee in loro compagnia davanti a un drink o una tazza di caffè.
E’ l’idea, un po’ vecchiotta ma sempre valida, del salotto, la bella tradizione degli incontri in cui la musica diviene anche convivialità e momento di scambio d’idee: si può provare a farla rivivere, quell’atmosfera?
La formula potrebbe essere quella del concerto-con-presentazione, della durata di un’ora circa, in una bella Sala come quella del Palazzo Mercantile in via della Mostra; per il dopo-concerto, l’accogliente Ristorante Fink, in via della Mostra.Per la scelta dei musicisti, preziosa la disponibilità delle Istituzioni Musicali cittadine.
Per il corrente anno si potrebbero prevedere 6/8 concerti (a seconda delle adesioni e della disponibilità della Sala), uno o due dei quali in memoriam, per ricordare i docenti di musica degli anni passati, personalità importanti di cui, purtroppo, ben poche persone, oggi, hanno memoria.
La giornata ideale potrebbe essere il mercoledì, alle 18, un orario comodo per chi, magari, non ama uscire la sera, e per gli studenti.
L’idea della MusicaInSalotto non prevede la vendita di biglietti, manifesti, programmi etc.: il finanziamento può venire solo dall’interesse degli appassionati!
I contributi potrebbero essere così articolati: 50,00 € per il ciclo completo – 25,00€ per una parte del ciclo – 10,00 € per gli studenti.Data la formula “disinvolta” dei concerti, i bambini sono i benvenuti: sono il pubblico di domani!

Il progetto è ancora in una fase embrionale. Nives spera in un’adesione ad un primo incontro di confronto, mercoledì 23 febbraio alle 18 al ristorante Fink di via della Mostra. Ma se siete interessati, o pensate di andare all’incontro, la preghiera è di contattarla a questo indirizzo di posta elettronica.

Conferenza sui rischi di internet

4feb
Nel 2005 ebbi la fortuna di assistere ad un dibattito sul tema del diritto d’autore e la proprietà intellettuale in internet. Tra i relatori: Sergio Messina, musicista ed opinionista, e Marco Marandola, esperto di diritto d’autore e di licenze elettroniche, venuto a mancare giovanissimo (40) appena tre mesi più tardi . Doveva partecipare anche un rappresentante della SIAE, che però non si è fatto vedere.
Il dibattito mi piacque molto… dirò di più: fu quell’incontro ad indurmi a realizzare un blog ed un podcast tematici su kiasma.it, contribuendo a farmi approfondire la materia del diritto d’autore in internet – soprattutto con il ciclo di trasmissioni Fattore K(iasma), oltre a proporre (e propormi per) la realizzazione del podcast Alto Adige Cultura.
Non di diritto d’autore, ma di rischi in internet si parlerà venerdì prossimo al Centro Culturale Don Bosco di Bolzano. Il pretesto è la presentazione del libro Le reti nella Rete e vede presenti l’autore Michele Facci del volume, il sovrintendente regionale della Polizia di Stato Mauro Berti, responsabile tra le altre cose dell’ufficio indagini pedofilia e Aldo Gabbi, apprezzato dirigente scolastico trentino, componente del Comitato di valutazione per la qualità del sistema scolastico della scuola in lingua italiana dell’Alto Adige. Destinatari: soprattutto genitori, educatori, ma anche i ragazzi

Ministro della kultura

Dopo che la Südtiroler Volkspartei era riuscita a mattere le mani sul Parco Nazionale dello Stelvio con l’astensione al voto che poteva sfiduciare il premier Berlusconi, si pensava di aver assistito al peggio; ieri i parlamentari della Stella Alpina si sono astenuti dal voto che poteva costare il posto al ministro della cultura (?) Bondi.
La notizia del giorno è però che Bondi si è impegnato a garantire la rimozione di alcuni bassorilievi di epoca fascista dalle facciate di alcuni edifici pubblici. Non intendo entrare nel merito del vergognoso spettacolo offerto ormai quotidianamente dalla politica italiana – però inserisco un link ad un bel post del blog La rotta per Itaca, che rappresenta bene il mio stato d’animo, né delle implicazioni politiche a livello locale.
Salvo forse quelle all’interno della destra locale. Ma ci pensate ai rappresentanti locali dei partiti al governo? Tutti lì ad aderire alla linea  dettata dai vertici per poi apprendere (dopo il voto) che il loro ministro ha promesso all’SVP la rimozione di siboli che per molti rappresentano un simbolo dell’italianità in questa provincia (e non entro nemmeno qui nel merito che le opere da rimuovere su incarico del ministro alla cultura siano a tutti gli effetti da considerare d’arte). Beh, deve essere alquanto spiazzante…

Mercatino del disco usato al Pippo.Stage (a Bolzano)

Da mesi sono indeciso se privarmi o meno della mia collezione di dischi, e del mio impianto stereo, mixer e piatti technics professionali (si, proprio quelli su cui mise le mani il fonico degli Who inserendo solo contatti dorati) inclusi. Alla fine poi di solito desisto, anche perché – gli amanti del vinile conoscono la situazione – ogni disco ha la sua storia, quasi fosse una parte di me. Dall’altra devo riconoscere che – a parte singoli dischi – di molti non ho più bisogno. In internet trovi tutto e on-demand: i servizi video in streaming gratuiti presenti nel www uniti ai social network sono una risorsa inestimabile.

Il web offre anche le piattaforme ideali per la vendita del vinile: fino a qualche anno fa di siti degni di nota c’era solo Gemm; da un po’ di tempo a questa parte la piattaforma più performante sembrerebbe essere Discogs, un sistema che parrebbe essere stato pensato per archiviare i propri dischi: volendo pubblicare la propria collezione di dischi, ci si può agganciare a tutti i dati dei supporti fonografici precedentemente inseriti da altri; successivamente si può pensare di metterli in vendita. A vendita avvenuta si paga una percentuale al sistema. Il metodo di vendita è intrigante, ma presuppone molto tempo libero, merce rara di questi tempi.
Ma per fortuna il Pippo.Stage si è inventato il mercatino musicale, indirizzato soprattutto al vinile. Francamente non so se cederò alla tentazione, ma l’iniziativa (presa da qui) è sicuramente degna di menzione. Il mercatino si svolgerà all’interno del Pippo, venerdì 28 gennaio dalle 19 in poi. L’iscrizione è gratuita ma obbligatoria (arci@arci-uisp.it oppure 0471323648 – Pippo.Stage Via Cadorna,parco Petrarca, Bolzano).

WordPress vs. Aruba

Mamma mia, che spavento! Ho avuto la malaugurata idea di cliccare (lo so, non si fa – in teoria vige la norma del: se funziona lascia tutto così com’è) il tasto che mi proponeva l’upgrade di wordpress alla versione 3.0.4 per il mio blog fotografico del Passo di Lavazè. Risultato: internal server error – contattare il proprio webmaster, che poi sono sempre io. Meno male che c’è internet. Sfogliando i vari forum ho scoperto che

  • a dare errore è la combinazione WordPress + Aruba (il mio provider).
  • che  l’accesso al dashboard è garantito (ma non era il mio caso),
    ma soprattutto che
  • per risolvere il problema bisogna assegnare il valore 755 a tutte le cartelle e sottocartelle del blog.

Mi sono fidato (perso per perso) ed è andata bene 🙂

P.S. Dovrei aggiornare anche la versione di questo mio blog (fermo alla versione 2.6.5, ma ammetto di non essere poi tanto convinto)

Anno nuovo

Dopo diverse settimane di silenzio e non meno di 10 giorni di ferie (!!! 🙂 ) torno a farmi vivo su queste pagine. Da circa due mesi seguo regolarmente il blog di vespanda.com, il diario di un viaggio in vespa per le americhe. Il linguaggio di Ilario – il blogger – è vivo, riesce a farti vivere il suo viaggio! Un grande!
Sul fronte interno ho raccolto e continuo a raccogliere tutto il materiale possibilie sul Passo di Lavazè, a cui ho dedicato un blog prevalentemente fotografico (www.kiasma.it/lavaze – legato al dominio www.passolavaze.it).
Ne approfitto per chiedervi aiuto: sto cercando diverso materiale fotografico del passo di come era, soprattutto ad inizio ‘900, ma anche relativo ai concerti dei Suoni delle Dolomiti, a cui vorrei dedicare una sezione del blog. Mi bastano immagini con una larghezza di 950 pixel. Potete contattarmi commentando il presente blog o mandando una mail a kiasma[at]kiasma.it.
Anche il sito kiasma.it sta cambiando. Un po’ alla volta sto riorganizzando le gallerie fotografiche appoggiandomi non più a flickr, divenuto ormai piuttosto macchinoso, ma a Jalbum (.net) che ha una funzione che permette di ospitare le foto nel dominio personale, e le descrizioni e gli eventuali commenti sul server della piattaforma (ok, sul mio sito c’è un box con le “Ads” di Google, ma non è invasivo e mi consente di mantenere l’account gratuito).

Paypal e Mastercard contro Wikileaks

Qui la guerra informatica si fa senza quartiere. Già Paypal ha tra le commissioni più alte (non ci credete? provate a fare una donazione a Wikipedia e scoprirete che donando 1 €, al sito arrivano 62 centesimi -preso da qui), ma ora il sistema di pagamento online più pratico ed efficiente del web dichiara guerra a Wikileaks, il sito del giornalista australiano Julian Assange con il chiaro intento di limitare il più possibile le fonti di reddito del sito, reo della diffusione di materiale top secret che ha messo a dir poco in imbarazzo le diplomazie di mezzo mondo, accentuando il rischio di destabilizzazione.

Comunque la si pensi su Wikileaks, ritengo che la questione meriti un approfondimento. C’é chi, tra gli internauti, ha già chiuso il suo account paypal in segno di protesta. Eticamente la protesta non fa una grinza. Da considerare…

Aggiornamento del 21/12/2010. Intanto c’è chi si ingegna. Uno sviluppatore russo ha creato una app per iPhone ed iPad in grado di ricevere info da Wikileaks. L’app costava 1,99 $, di cui 1 andava direttamente al sito di Assange. Andava, in quanto la Apple ha bloccato l’applicazione e tace. La notizia è stata presa da SZ.

Strumenti per l’educazione del pubblico d’arte

Replico qui un articolo da me postato quest’oggi sul blog cultura di scripta manent, un progetto che nasce con l’intenzione di stimolare il dibattito intorno alle politiche culturali, prevalentemente della Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige.

La quarta delle cinque giornate del jazz (02/02/2006),
dedicata alla musica di Chet Baker. Durata: 2:21

Propongo qui un breve intervento in risposta alla discussione iniziata in un precedente post (questo). Concordo, compito dell’ente pubblico deve essere quello di fornire al cittadino le chiavi di lettura per meglio comprendere l’arte. Si tratta di una metodologia di presentare arte e cultura che la ripartizione cultura italiana (dove lavoro) ha fatto su più fronti. I ragionamenti, le strategie e alcuni  passi operativi  pregressi sono elencati qui (file pdf).
Per favorire l’accettazione della proposta sono stati invitati in qualità di esperti dei personaggi molto noti anche al grande pubblico: questi metodi sono stati utilizzati per presentare l’arte visiva ed il teatro, ma soprattutto  la musica: l’opera lirica (Mito Opera – con Alberto Jona), la musica classica e quella elettronica (On & On con Luca De Gennaro, Madaski, Boosta, Fabio De Luca, Claudio Coccoluto, Sergio Messina), fino al jazz per un progetto che ha visto protagonista assoluto Paolo Fresu, come co-curatore e come musicista in occasione delle Cinque Giornate del Jazz). Di questo progetto esistono alcune registrazioni video integrali fantastiche (immagini prese dal videoserver della ripartizione Cultura italiana). E qui si potrebbe aprire un altro dibattito sul plusvalore dato dall’uso intelligente delle nuove tecnologie per la divulgazione della cultura (penso al fenomeno youtube, ma anche agli archivi pubblicati in internet dalle televisioni pubbliche: p.es. da BBC, WDR – ricordate i concerti Rockpalast?)

blogsfera

Oggi, portare avanti un blog è una cosa fin troppo normale. Anzi, potrebbe anche essere passata di moda, considerato il grande successo dei social media – facebook in testa. Oramai questo blog va avanti – seppur con impulsi alterni – da cinque anni. La frequenza di pubblicazione non è delle più alte, eppure ogni mese qualcosa riesco a pubblicare.
Sono giorni che mi ripropongo di parlare dei blog che seguo in questo periodo. Poi alla fine non ne parlo. Il motivo? ho deciso che questo blog debba essere un blog specialistico, e ritengo importante rimanere almeno vicino agli argomenti della vigilia: cultura, diritto d’autore nel web, software libero…La motivazione (forte!) per uscire, me la dà Repubblica online: “Una lapide a forma di balena – l’ultimo saluto ad Enzo Baldoni”. Già il titolo in linea con forse il primo blog che ho seguito con entusiasmo. Purtroppo lo avevo scoperto nei giorni del rapimento di Enzo, ma avevo ripercorso all’indietro il blog in un attimo. Se non lo avete ancora letto, vi consiglio di partire dal primo post di zonker. Sono vicino ai suoi famigliari.
Bloghdad è stato il primo blog che ho amato, quello che mi ha fatto capire la natura dei blog, e che in un certo senso mi ha dato una prima intuizuione. Con Bloghdad ho conosciuto Splinder, da lì WP e gli altri. Dopo qualche tentativo di blog free, mi sono deciso a crearne uno nel mio dominio.

Restiamo in tema di blog da seguire: da qualche settimana, grazie ad una segnalazione di Repubblica, è quello di Vespanda, un diario di viaggio di un pazzo (in senso positivo) in viaggio per il continente americano con la sua vespa. Il tutto con spirito di avventura genuino, ma non privo di rischi, anzi! D’altro canto, ed i commenti postati lo dimostrano, siamo in molti che vorremmo aver avuto il suo coraggio. Il blog purtroppo non genera feed, ma è bellissimo! avvincente! Forza Ilario!!!

kiasma.it il sito personale di Till Mola