Bolzano, città della bicicletta. Ma siamo sicuri?

Il Comune di Bolzano da sempre cerca di porsi come città della bicicletta, dove pedalare è “in”. In realtà tanti sforzi non sempre sono condivisi da tutti. Vi sono moltissimi edifici pubblici di fronte ai quali c’è evidente carenza di rastrelliere o di analoghe strutture per parcheggiare le proprie biciclette, specie nel centro storico. Una delle situazioni che più fanno storcere il naso è relativo a Piazza Magnago, quella di fronte al Palazzo 1 della Provincia autonoma di Bolzano. “Per dare un decoro alla piazza“, la giunta provinciale decise – parliamo di più di un anno fa –  di bandire l’accesso alle due ruote con la conseguenza che tutti esercitano una sorta di parcheggio selvaggio. Insomma: non un bel biglietto da visita per Bolzano. Qualche settimana fa ho letto sulla stampa locale una lodevole presa di posizione di Brigitte Foppa dei Verdi di cui mi piacevano soprattutto le motivazioni (che qui sintetizzo): invece di bandire la piazza alle due ruote (e conseguentemente anche ai genitori con carrozzine e portatori di handicap motori con carrozzella) avrebbero dovuto prevedere lo spazio per il parcheggio delle bici proprio in quanto l’amministrazione provinciale ama vestirsi green.  Inoltre i pedoni sono, insieme ai ciclisti, i nostri partecipanti al traffico più virtuosi e quindi il loro spazio va salvaguardato ad ogni costo.
Spiace constatare che le parole siano cadute nel vuoto. Bolzano è veramente una città fantastica per chi si muove in bici, piena di piste ciclabili. Ritengo tuttavia che questa peculiarità non solo non venga sufficientemente valorizzata – specie nel centro sorico, che dovrebbe essere il biglietto da visita della città, ma che la scarsa attenzione alle centinaia di bici che giocoforza si trovano a dover parcheggiare nelle zone vicino alla stazione dei treni, provochi un effetto boomerang nei confronti di chi vorrebbe promuovere Bolzano come città della bicicletta.

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