modifica all’art. 70 della Legge sul diritto d’autore

In prossimità dell’inizio delle festività – complice la minore attenzione dell’opinione pubblica – può capitare che vengano approvate delle leggi strane. Tra queste segnalo l’emendamento all’art. 70 della Legge sul diritto d’autore, che riguarda il mondo di internet, approvato nella notte tra il 21 ed il 22 dicembre dalla Commissione Cultura del Senato.
In rete la discussione si è aperta immediatamente, oggi ne parla addirittura il blog di Beppe Grillo.
La questione riguarda essenzialmente l’articolo 70 della legge, inerente al diritto di citazione. Ne approfitto per ri-segnalare l’audio di un dibattito del 2005 sul diritto d’autore che vedeva presenti tra gli altri l’avvocato Marco Marandola (†) e Sergio Messina. Si parla di copyleft contrapposto al copyright. L’intervento dura poco meno di mezz’ora. Ho isolato parte degli interventi di Marandola (8 minuti ca.) che fa proprio riferimento all’art. 70 della legge e pubblicato l’audio sul mio podcast. Posso farlo in quanto la Provincia di Bolzano ha pubblicato la sintesi del convegno sul podcast Alto Adige Cultura con questa licenza Creative Commons. Per contrastare questa tendenza ossessiva alla limitazione dell’uso e della citazione dei prodotti culturali è opportuno che i creativi consentano esplicitamente il riutilizzo della propria opera.
Nel frattempo chi opera in internet dovrà stare un po’ più attento. Armando Adolgiso (che qui ringrazio) mi segnala la presa di posizione dell’On. Pietro Folena in merito alla nuova norma, in cui afferma che in realtá non restringe le libere utilizzazioni attuali, ma le allarga, venendo incontro all’esigenza di tanti docenti che hanno blog e siti didattici. Parrebbe infatti che il diritto di citazione venga allargato purché la citazione informatica sia in bassa risoluzione. Ma apparentemente solo per i docenti.
Francamente trovo molto più convincente l’analisi dell’avvocato e blogger Guido Scorza che solleva tutti gli interrogativi possibili, fornendo anche alcune risposte. Apprendo tra le altre cose che la commissione cultura ha interpellato solo il Presidente della SIAE, i rappresentanti della Federazione industria musicale italiana (FIMI), i rappresentanti dell’Associazione supporti multimediali italiana (ASMI), il Sindacato nazionale scrittori nonché i rappresentanti del sindacato autonomo SIAE-Conf.S.A.L., informazioni che si evincono dal sito della Camera. La cosa non mi sorprende.
Termino questo mio intervento segnalando l’ascolto della mia intervista radiofonica a Sergio Messina, musicista e produttore discografico, considerato uno dei padri del movimento no-copyright in Italiache risponde in maniera chiara e sintetica alla domanda: come consumatore finale la legge cosa mi consente di fare con la musica?

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