Dopo mesi di segnalazioni ho deciso di metter mano al sito, nella speranza di non venire più marchiato come untore dai motori di ricerca (Google in primis). Ho cominciato dal blog e continuato con il podcast. Ringrazio Sbonzix per avermi dato la dritta giusta ed avermi permesso di concludere il lavoro in un tempo ragionevole (4 ore, con molte imprecazioni).
Il feed del podcast dà ancora dei problemi, ma ritengo di essere prossimo alla soluzione del problema (e spero che i file audio possano presto essere nuovamente abbonati tramite iTunes ed altri podcatcher…)
Anno: 2008
Support live acts!(Blake/e/e/e + Egle Sommacal)
Da settimane mi riprometto di dedicare due righe su questo blog al lavoro del promoter bolzanino Vanja Zappetti. Lo faccio oggi, per così dire in extremis, considerato che giovedì sera è l’ultimo appuntamento della serie di concerti “Sensational Gigs”, iniziata al pub Boulevard di Bolzano qualche settimana fa e spostata – causa blocco dei concerti dal vivo nel centro storico di Bolzano – dopo varie vicissitudini al centro giovanile Nologo di Laives.
Era dai tempi del Joy Club di Baselga di Piné (chiuso da almeno 15 anni) che in regione non facevano tappa con una certa regolarità i gruppi della scena rock underground in tour europeo. Certo, i tentativi in passato non sono mancati (ricordo alcuni concerti della promoter Laura Weber al Mirò negli anni ’90 – mi vengono in mente i Blonde Redhead davanti ad una dozzina di spettatori, ed alcuni concerti all’UFO di Brunico, ma i cicli di concerti ebbero vita breve). Quello che posso dire di Vanja è che apprezzo la tenacia con cui da anni si batte per portare a Bolzano e dintorni quel certo tipo di musica che tocca le corde giuste di molti appassionati di musica.
Di seguito alcune brevi note sul concerto di giovedì:
Blake/e/e/e (nella foto) è una delle più importanti realtà dell’indie italico, tra le pochissime in grado di incidere ed andare in tour negli Stati Uniti. Il loro primo album, Border Radio, è stato subito acclamato quale piccolo miracolo dalla critica nostrana, dopo aver ottenuto apprezzamenti lusinghieri sulle riviste internazionali. Ora sono in tour in Italia, accompagnati alla chitarra da Egle Sommacal, storico membro dei Massimo Volume ed apprezzato solista. In occasione del concerto di Laives, Egle Sommacal si esibirà anche come opening act: due grandi concerti in una sola serata.
Hocus & Lotus (non solo nazionalismi)
Il ritorno in piazza degli Schützen (la milizia storica tirolese che sotto gli Asburgo costituiva l’ultima difesa dei confini) contro i simboli fascisti e la conseguente mobilitazione della destra nazionalista italiana con tanto di reparti della Celere provenienti da Padova per evitare lo scontro, mi fanno cadere le braccia. La situazione ricorda molto gli anni ’80 e ’90.
Ma nello stesso giorno delle mobilitazioni nazionaliste, nel centro storico di Bolzano centinaia di bambini hanno aderito con le proprie famiglie alla simpatica iniziativa promossa dall’ufficio bilinguismo e lingue straniere della Provincia di Bolzano per sensibilizzarli all’apprendimento precoce delle lingue straniere. In collabborazione con il VKE, l’associazione campi gioco e ricreazione, è stata organizzata una caccia al tesoro culminata con la presentazione del cofanetto contenente la serie completa su DVD dei cartoni animati di Hocus & Lotus, i dinocroc che insegnano le lingue ai bambini e di due spettacoli teatrali (vedi foto).
Nils Petter Molvaer
Venerdì sera ho avuto la fortuna di assistere al concerto del gruppo del musicista norvegese Nils Petter Molvaer, nell’ambito di Laives Jazz 2008. E’ stato bellissimo – farei fatica a descriverlo – mi è piaciuta moltissimo la ricerca fatta sui suoni, ottenuti con tromba, chitarra, basso, batteria, e processati elettronicamente dal vivo. Diversissimi i riferimenti: io ci ho sentito un po’ di tutto: Warp, Pink Floyd, Jan Garbarek…
Ho avuto modo di scattare delle foto: clicca qui per accedere alla galleria fotografica.
M7- è finita
Alla vigilia mi ero ripromesso di prendermi il tempo per visitare con calma ognuna delle cinque sedi di Manifesta7. Con uno sforzo in extremis, venerdì scorso sono andato a Rovereto per visitare le cose che non ero riuscito a vedere il giorno dell’inaugurazione. Non è stata un’esperienza esaltante anche perché causa maltempo (pioveva) alcune opere non erano visitabili. L’illuminazione delle ampie sale era a tratti scarsa, cosa che ha concorso a farmi scappare dalla Manifattura Tabacchi. Molto positiva invece la visita all’ex Peterlini (il secondo spazio espositivo di Manifesta7 a Rovereto) che sono riuscito finalmente a vedere e che mi è piaciuto molto.
Tutte le foto che ho scattato nel corso di Manifesta7 sono consultabili da qui (clicca).
Buon compleanno
Sabato 25 ottobre ha festeggiato i suoi primi cinque anni di attività, la galleria Lungomare di Bolzano, divenuta con il tempo un autentico luogo di ritrovo soprattutto in occasione delle sue molte iniziative. Per i festeggiamentè stata organizzata una lunga session musicale coordinata dall’ottimo Stefano Bernardi (artista multimediale che ho cominciato ad apprezzare con la sua geniale installazione “Two frequency eye relaxing treatment”, e che ha aderito al progetto Radio Crossing, salvo poi approdare a Manifesta7) e denomiata Lungomare Orchestra. Bella iniziativa veramente.
marziani (podcast)
A quasi un mese dalla conferenza, ho (finalmente!) pubblicato – sul podcast Alto Adige Cultura – la registrazione della conferenza “Missione possibile: capire l’arte. Lydia Yee e Francesco Manacorda ci raccontano come i marziani raccontano l’arte terrestre“.
Si tratta delle prime trasmissioni in cui riprendo a registrare una breve introduzione/contestualizzazione.
Per esigenze di fruibilità ho suddiviso la conferenza in tre parti:
introduzione (a cura di Barbara Bottacin e di Antonio Lampis) (questo il link)
relazione di Francesco Manacorda (questo il link)
relazione di Lydia Yee (questo il link)
Sonic Youth @ transart – le foto sono online
Sono online le foto scattate durante la data bolzanina dei Sonic Youth. Le ho pubblicate con una risoluzione massima di 800 x 533. Se intendete utilizzarle per il vostro sito/blog, vi prego di citare la fonte (Till A. Mola/www.kiasma.it)
Questo il link della galleria (oltre 60 foto). Continua a leggere Sonic Youth @ transart – le foto sono online
Sonic Youth, art & music in Bolzano
Ci siamo! venerdì prossimo inaugura al Museion, museo di arte contemporanea di Bolzano, Sensational Fix, la mostra dei e sui Sonic Youth.
Nei giorni scorsi mi è capitato di leggere la bella intervista a firma di Daniela Mimmì sul quotidiano Alto Adige: un Lee Ranaldo che si dice entusiasta della struttura del nuovo museion (qui la foto) che rende molto più interessante il suo lavoro curatoriale e di collocazione delle opere all’interno delle varie sale della struttura. La mostra inaugura venerdì 10 ottobre alle ore 19.00 (in questa occasione l’accesso alla mostra è gratis) e sarà visitabile fino al 4 gennaio 2009.
E sabato i Sonic Youth suonano. Il concerto costituisce la ciliegina sulla torta del festival di arte contemporanea Transart e si tiene all’interno della Stahlbau Pichler (uscendo dal casello di Bolzano Sud prendere la prima deviazione sulla destra) alle 22.00 (apertura porte alle 19:00. Qui trovi tutte le info del caso). Ingresso 20 Euro (ma con il biglietto si accede gratuitamente alla mostra e a Manifesta7.
Qualcuno potrebbe chiedermi: ma perché andare al concerto dei Sonic Youth? La risposta più bella l’ho trovata su debaser in una recensione di qualche anno fa:
(…) I Sonic Youth: li ho sempre stimati, anche nei loro momenti più bassi e noiosi. Ancora oggi non saprei quale tra i loro dischi porterei sull’isola deserta. Daydream Nation oppure Dirty? O forse porterei Goo, o ancora Evol, e perché non Confusion Is Sex… Che indecisa. Li amo, quanto adoro i Fugazi ed i Pixies. La mia Santa Trinità dei Novanta.
C’è chi dice che non sanno suonare, che tecnicamente con le chitarre sono dei cani, che sono ripetitivi nel loro noise ormai datato, inflazionato, ammuffito. Lo dicono pure qui su debaser. Ma in questo caso particolare non me ne frega proprio un cazzo dei bla bla bla di musico-matematici esperti ed onanisti. Io li amo perché sanno suonare le mie “corde”, facendomi vibrare e soffrire sulla loro stessa lunghezza d’onda. Scusate se è poco. (…) (by Kosmogabri – presa da qui)
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7 ottobre 2008. Tabula Rasa, il progetto complementare a The Rest of Now di Manifesta7, ha cambiato nuovamente pelle ed offre il suo spazio per tributare un omaggio a Radio Tandem, storica emittente bolzanina fondata nel 1977, famosa anche per i suoi originalissimi spot. Ebbene, il meglio di questi spot è stato raccolto e per Tabula Rasa messo a disposizione per la libera copia (possibilità di scaricare su chiavetta USB, se volete masterizzare, i cd vengono forniti dall’organizzazione).
In accordo con Denis Isaia, assistente curatoriale del Raqs Media Collective, ed anima di Tabula Rasa, questi spot sono scaricabili anche da questo sito.
A titolo di esempio, potete ascoltare uno degli spot realizzati dal mitico (parola inflazionata, ma lui lo è veramente) Vic in occasione del trentennale della Radio.
Un Garofalo per la Dama – retroscena di un restauro
Un Garofalo per la Dama, questo l’emblematico titolo della mostra organizzata dall’Ufficio Cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano in collaborazione con la Soprintendenza per il polo museale romano e la Galleria Borghese, che si terrà al Centro Trevi dall’1 al 30 ottobre.
Protagonisti di questo innovativo progetto sono la Dama con il liocorno uno dei capolavori di Raffaello Sanzio, cui l’Ufficio Cultura ha dedicato una mostra monografica alcuni anni fa grazie al prestito concesso dalla Galleria Borghese di Roma, e la conversione di San Paolo, una delle più significative opere del pittore del rinascimento ferrarese Benvenuto Tisi, detto il Garofalo.
A più di 500 anni di distanza, è stata proprio un’opera di Raffaello Sanzio a donare nuova vita alla Pala d’altare del suo amico / allievo Garofalo, nell’ambito di un’iniziativa innovativa promossa dall’Ufficio Cultura Italiana in stretta sinergia con la Soprintendenza per il polo museale romano e la Galleria Borghese. Una collaborazione che è culminata con il prestito da parte dell’Istituzione romana della “Dama con il liocorno” dipinta da Raffaello attorno al 1506, in cambio del restauro di un altro capolavoro della collezione della Galleria: la pala d’altare raffigurante la “Conversione di San Paolo”, realizzata dal Garofalo nel 1545.
A tre anni dall’inizio della delicatissima operazione di restauro dell’opera, eseguito da Elisabetta Zatti sotto la supervisione di Kristina Herrmann Fiore, la pala del pittore ferrarese ha ritrovato il suo antico splendore ed è pronta per essere esposta a Bolzano, in una mostra che illustrerà in maniera chiara e dettagliata, grazie a immagini, fotografie e riproduzioni grafiche, tutte le fasi che compongono le operazioni di restauro di dipinto antico. Il percorso didattico che si snoderà negli spazi del Centro Trevi, e il catalogo della mostra sono curati da Barbara Bottacin, Kristina Herrmann Fiore e Elisabetta Zatti.
“Un Garofalo per la Dama” Il restauro della conversione di San Paolo è a ingresso libero e visitabile per tutto il mese di ottobre presso il Centro Trevi (Bolzano, via Cappuccini 28) dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.30; il giovedì dalle 10.00 alle 20.00; chiuso la domenica e il lunedì mattina. Visite guidate gratuite in lingua italiana su prenotazione ogni martedì e venerdì dalle 10 alle 12 ; in lingua tedesca il sabato dalle 10 alle 12.
Info: 0471300980, centrotrevi@provincia.bz.it o alla pagina web dedicata alla mostra.
Come i marziani interpretano l’arte contemporanea
Da anni ormai la ripartizione cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano – dove lavoro – organizza manifestazioni culturali con l’obiettivo di fornire delle chiavi di lettura per i propri fruitori, in quanto ormai è evidente che la presenza dei luoghi per la cultura (e vi assicuro che in Alto Adige non mancano) non basta da sola allo sviluppo del pubblico. Questo processo di sensibilizzazione ai consumi culturali è fondato sulla constatazione che oggi un’iniziativa culturale ha successo, vale a dire convince una persona ad uscire di casa, quando soddisfa contemporaneamente due desideri dei quali spesso non si è del tutto consapevoli: imparare qualcosa mentre si provano delle emozioni in un contesto potenzialmente socializzante. Un esempio pratico possono essere Le cinque giornate del jazz, ovvero un perscorso coordinato dal trombettista Paolo Fresu, che, con l’aiuto di validi esperti, ha saputo avvicinare nuovo pubblico al jazz (qui il link alla pagina web dell’iniziativa, con rimandi al podcast Alto Adige Cultura – contiene file multimediali sulle cinque giornate).
Questa politica di sensibilizzazione ai consumi culturali in questi anni è continuato anche sul fronte dell’arte, non ultimo quella contemporanea. Penso ad esempio al recente ciclo di incontri finalizzati a preparare il pubblico per l’avvento della biennale europea di arte contemporanea Manifesta7 (clicca qui per saperne di più).
In questo ciclo si inserisce la seratsa dal titolo “Missione possibile: capire l’arte. Lydia Yee e Francesco Manacorda ci raccontano come i marziani raccontano l’arte terrestre“. Si tratta dei curatori della mostra “Martian Museum of Terrestrial Art” che si sono ispirati ai vecchi musei di antropologia per spiegare l’arte. Ammetto che non ne so molto di più (qui c’è una descrizione dettagliata dell’iniziativa), però mi è da subito piaciuta la cartolina dell’invito – i caratteri che vedete in bianco, sono dorati ed in rilievo – e l’idea di un approccio diverso per spiegare l’arte.
Non so se potrò esserci, ma vedrò di utilizzare estratti della registrazione della serata, per un nuovo post del podcast Alto Adige Cultura.