Online Fattore K n. 11 del 21 dicembre 2005

Si tratta della riproposizione integrale del riassunto di un convegno sul diritto d’autore organizzato a Bolzano a maggio. Con Sergio Messina, Maria Grazia Mattei, i Tape Beatles e Marco Marandola, recentemente scomparso all’età di soli 36 anni. Segui i link a lato per accedere al podcast.
Si tratta dell’ultima trasmissione del 2005. Un augurio di buone feste e di buon anno!

Diritto d’autore e design

Nella decima puntata di Fattore K podcast si parlerà di diritto d’autore nel mondo del design. Da qualche settimana in trasmissione mi affianca Bruno De Rivo, anche lui con un glorioso passato a Radio Tandem (la sua trasmissione si chiamava Melody Express). Bruno di professione fa l’architetto, ma la musica rimane la sua grande passione. Quindi questa sera (in diretta su Radio Tandem) e scaricabile dal podcast entro breve, potrete ascoltare la sua testimonianza sulla tutela dei diritti d’autore nel mondo del design (come funziona la tutela, come si ottiene il brevetto, la registrazione del marchio, il caso Lagostina, la deregulation cinese, come si viene retribuiti, ecc ).

Ho caricato coppermine!

Ieri finalmente mi sono deciso a caricare coppermine, l’equivalente fotografico per i vari WordPress (per il blog) e Loudblog (per il podcasting). Sto ancora smanettando, ma è tutto già online, anche la struttura futura del sito. Cambieranno ancora i template, forse rivedrò le categorie… Se, leggendo queste righe, ritieni di avere qualche foto utile alle gallerie proposte, scrivimi (kiasma(AT)kiasma.it).
Clicca qui per accedere alle gallerie fotografiche.

E’ online Fattore K n. 9

La nona puntata di Fattore K podcast è uno speciale “5 giornate del jazz”. Si tratta della somma dei 3 interventi pubblicati su Alto Adige Cultura, relativi alla prima delle 5 giornate e che ruotava intorno alla figura di Louis Armstrong Essere organizzatore, per la Provincia di Bolzano, dell’evento non mi pone nella condizione di essere super-partes. Però credo profondamente nella bontà di questo ciclo di incontri. A differenza di “On & On, percorsi musicali tra classica ed elettronica”, questa volta mi metto tra i destinatari della iniziativa. E devo ammettere che mi sto appassionando alla materia…

Fattore K – siamo alla nona!

La novità di questa settimana è che Simonluca dei Punto.exe, duo di electro-rap un tempo rappresentato dal sottoscritto, si è preso a cuore la mia sigla (molto lo-fi) di Fattore K.
Non senza critiche: “sappi che i tuoi files sono incasinatissimi. La base di mario (Mattioli, n.d.r.) è completamente in controfase. Ciò vuol dire che in radio mono si sente diversa (le chitarre sono MOOOOLTO più basse.) Idem vale per la voce femminile ma io l’ho presa in mono. Inoltre i tuoi files sono a 32float bit il che è vagamente assurdo…dubito che tu abbia una scheda audio a 32 bit. Non ho potuto fare molto di denoise perchè hai eliminato tutti i frushii fra una parola e l’altra, quindi non ho potuto prendere lo spettro…
Non so voi, ma io tra le righe leggo che il sottoscritto non sia una cima nell’utilizzo dei vari software audio 😉
Cosa sentirete a Fattore K? devo ancora deciderlo. Potrei trasmettere qualche contributo di Alto Adige Cultura, come p.es. Paolo Fresu che presenta le 5 giornate del jazz. boh… deciderò…

Sentite questa…

Ieri sono incappato in post interessante dal titolo:
Musica. La rivoluzione russa, e anche le major non sono troppo sveglie. Incuriosito, l’ho letto, ne ho dato notizia a fattore K, e volentieri lo riporto (non lo linko direttamente in quanto manca il permalink – la pagina comunque è questa e la notizia del 17 novembre):
Chi l’avrebbe detto che la Russia avrebbe aiutato tutti i ragazzi, e non, del mondo ad avere la musica quasi aggratis? E senza rubarla?
Incredibile ma vero. Come il Music Store di iTunes, come quello di HMV, come quello di Virgin Digital, ma anche meglio, visto che e’ compatibile con ITunes e altri programmi, e in piu’ si puo’ scaricare anche in qualita’ cd, allofmp3 vende pezzi in vario formato (a 128 kbps; a 192 kbps e in qualita’ cd a 320 kbps) con un costo intorno a o,15 dollari a pezzo (il costo varia secondo la dimensione del file del pezzo. O anche del minutaggio del pezzo).
Insomma qualsiasi sia la qualita’ scelta, il costo di un album e’ di un paio di dollari o giu’ di li.
E tutto cio’ e’ legale. Il costo cosi’ basso e’ da imputare forse al confronto con gli altri prezzi in Russia. Li questi costi sono addirittura molto alti, e il sito e’ nato per vendere i pezzi solo in Russia. Ma poi si sono accorti, loro o qualche smanettone occidentale, che i pezzi si potevano comprare anche dall’estero. Il giornale PCWI che tempo fa recensi’ il sito, rispondendo ad una lettera che chiede se e’ tutto legale e regolare, risponde che la societa’ paga regolarmente tutti i diritti alle case, che probabilmente non hanno pensato, o non si sono accorte, di proibire di vendere i pezzi all’estero. Il giornale consiglia che, per essere in regola, se fai acquisti li, io l’ho fatto, e’ bene conservare una stampa delle canzoni acquistate con relativi costi.

dimenticavo: questo è il link.

kiasma.it il sito personale di Till Mola